EYES IN THE MOON

A ME


Le parole hanno un non so che. In mani esperte, adoperate con maestria, ti fanno prigioniero. Ti si attorcigliano intorno alle membra come la tela di un ragno e, quando sei così soggiogato da non riuscire più a muoverti, ti trafiggono la pelle, ti entrano nel sangue, ti atrofizzano i pensieri.Operano dentro di te come una magia.La tredicesima storia
 Ho sempre aspettato il mio giorno con particolare gioia, una sorta di magia, forse è anche per quello che negli ultimi anni ho sempre cercato di regalare la stessa sensazione, i miei nonni, la mia famiglia, l'ovetto kinder a scuola, la torta con i bigné, i pasticcini, nonostante tutto è rimasto un giornio in cui mi sento un pò diverso. Quest'anno è passato, adesso penso all'idea che in questi giorni mi ha un pò incuriosito, lo scrivere qualcosa, sì, potrebbe essere una bella sfida, sono contento di aver passato qualche momento di difficoltà e di esserne uscito così, i miei pensieri sono diventati più semplici, sempre quelli però, sarò cocciuto o pirla, ma non credo di cogliere sfumature del tutto sbagliate. Mi auguro sia tutto troppo bello, un pò perchè lo siamo anche noi. E' luce che illumina, occhi che osservano,il buio che circondava diviene lampo,palpitante paura di perdere il tuo sorriso,certazza di voci che si riconoscono,s'amano e s'accarezzano, mi stringo nelle spalle,m'immagino il calore del tuo corpo,lo sento dentro, come un bacio,una carezza, un tocco, tutto quello che il tempo non scalfirà, noi al centro di una stanza abbracciati.