Essere la più giovane dell'ufficio ha un prezzo da pagare. Ad esempio. Se alle tre del pomeriggio, quando il ragazzo tuttofare è già a casa da un pezzo, vengono fuori una serie di cartelline stampa da fotocopiare e rilegare in tempi strettissimi e bisogna andare in tipografia, ci devi andare tu. E si. Tu che sei maledettamente giovane. Tu che sei l'unica dell'ufficio che non sei a dieta. Tu che sei l'unica dell'ufficio che mostra le sue foto al mare. Tu che non ti ricordi del gelato Piedone. Tu che appartieni alla generazione dei Take That. Tu che hai ancora il due davanti ai tuoi anni. Tu che colori i capelli perchè ti piace e non perchè siano bianchi. Tu che porti i jeans a vita bassa, e perdipiù la taglia quarantaquattro. Insomma tu che hai dato la maturità l'anno prima che cambiassero il sistema, proprio tu, sei quella che deve sbrigare la commissione dell'ultimo momento. La raccomandata che deve partire per forza oggi, le fotocopie dello statuto societario con i relativi millemila allegati al revisore contabile, il bar per gli ospiti dell'amministratore, gli scatoloni da sistemare sul più alto degli scaffali, le cartelline stampa da rilegare. E tu, fai buon viso a cattivo gioco. Perchè sei la più giovane, e certe cose vanno così. Anche se lavori in quell'ufficio da tre anni ormai. Anche se la figlia della tua vicina di casa indossa la taglia quaranta ed è più alta di te. Anche se la ragazza del piano di sopra si è diplomata quest'anno con centocentesimi portando tutte-le-materie. Anche se la nipote del tuo capo non sa nemmeno chi sono i take that, dato che le piace tiziano ferro. Anche se, a pensarci bene, rimarrai solo per due anni ancora nei -enti. Ma nonostante tutto, sei considerata ancora la più giovane. E quindi - per tutta risposta a queste bieche e inopportune manifestazioni di nonnismo e ipocrite e immorali attestazioni di gelosia femminile da parte delle tue colleghe - decidi che da domani sarai un'altra. Tirerai fuori le unghie, affilerai i coltelli e mostrerai chi sei. E indosserai i tuoi pantaloni più attillati, e la tua camicetta più scollata, mostrando che a salire e scendere le scale per andare in giro per commissioni al pomeriggio, rende i glutei più sani e più sodi. Tiè.
Post N° 85
Essere la più giovane dell'ufficio ha un prezzo da pagare. Ad esempio. Se alle tre del pomeriggio, quando il ragazzo tuttofare è già a casa da un pezzo, vengono fuori una serie di cartelline stampa da fotocopiare e rilegare in tempi strettissimi e bisogna andare in tipografia, ci devi andare tu. E si. Tu che sei maledettamente giovane. Tu che sei l'unica dell'ufficio che non sei a dieta. Tu che sei l'unica dell'ufficio che mostra le sue foto al mare. Tu che non ti ricordi del gelato Piedone. Tu che appartieni alla generazione dei Take That. Tu che hai ancora il due davanti ai tuoi anni. Tu che colori i capelli perchè ti piace e non perchè siano bianchi. Tu che porti i jeans a vita bassa, e perdipiù la taglia quarantaquattro. Insomma tu che hai dato la maturità l'anno prima che cambiassero il sistema, proprio tu, sei quella che deve sbrigare la commissione dell'ultimo momento. La raccomandata che deve partire per forza oggi, le fotocopie dello statuto societario con i relativi millemila allegati al revisore contabile, il bar per gli ospiti dell'amministratore, gli scatoloni da sistemare sul più alto degli scaffali, le cartelline stampa da rilegare. E tu, fai buon viso a cattivo gioco. Perchè sei la più giovane, e certe cose vanno così. Anche se lavori in quell'ufficio da tre anni ormai. Anche se la figlia della tua vicina di casa indossa la taglia quaranta ed è più alta di te. Anche se la ragazza del piano di sopra si è diplomata quest'anno con centocentesimi portando tutte-le-materie. Anche se la nipote del tuo capo non sa nemmeno chi sono i take that, dato che le piace tiziano ferro. Anche se, a pensarci bene, rimarrai solo per due anni ancora nei -enti. Ma nonostante tutto, sei considerata ancora la più giovane. E quindi - per tutta risposta a queste bieche e inopportune manifestazioni di nonnismo e ipocrite e immorali attestazioni di gelosia femminile da parte delle tue colleghe - decidi che da domani sarai un'altra. Tirerai fuori le unghie, affilerai i coltelli e mostrerai chi sei. E indosserai i tuoi pantaloni più attillati, e la tua camicetta più scollata, mostrando che a salire e scendere le scale per andare in giro per commissioni al pomeriggio, rende i glutei più sani e più sodi. Tiè.