Eco e Narciso

John Keats


"Che terribile bellezza!Da quest'istante strappo dalla mia mente qualsiasi altra donna"Terenzio, Eunuco, II, 4Voglio una coppa piena sino all'orloE dentro annegarci l'anima:Riempitela d'una droga capaceDi bandire la Donna dalla mente.E non voglio dell'acqua poetica, che scaldiI sensi al desiderio lussurioso,Ma una sorsata profondaTracannata dalle onde del Lete,Per liberare con un incanto il mioPetto disperato dall'immaginePiù bella che gli occhi miei festantiVidero, intossicandone la mente.È inutile – mi perseguita struggenteLa dolcezza di quel viso.Lo sfavillio del suo sguardo splendenteE quel seno, terrestre paradiso.Mai più felice sarà la vista mia,Ché ha perso il visibile ogni sapore:Perduto è il piacere della poesia,L'ammirazione per il classico nitore.Sapesse lei come batte il mio cuore,Con un sorriso ne lenirebbe la pena,E sollevato ne sentirei la dolcezza,La gioia, mescolata col dolore.Come un toscano perduto in Lapponia,Tra le nevi, pensa al suo dolce Arno,Così sarà lei per me in eternoL'aura della mia memoria.