Una volta ...

Nel pieno assillante del mio deserto


Sognai un cupo giornodi veritàe portavaaghidallo specchioAhi quanto male favedersi in un quadratoappesiSognai il cuorecapovolto.Eppure sapevo che saresti arrivatomettendo riparoalla pioggiacon tegole di parole semplicima tuttefatte di sguardi.Mi alzeròe verrò a bussartila portati sveglieraiper seguirmicon la forza del dolore soffertoil mioil tuoperché uomo e donnasono come tormenta fittasui deserti dei Getiperché uomo e donnasono come il ritorno della memoriamusica di un’estate vermiglia.