Una volta ...

Maggio


Ieri serasi è sciolto il mio sguardo lungo canali di nebbia ti penso ancora e se potessi ti chiederei di prendere un caffè abbarbicati in cima alla terrazza che sta sul lagoche guarda distratta i montigli alberi divelti dal vento Io porterei con me gli anni di guerra e le mie feritee un bastone di legnoe la pienezza dei miei anni  Vorrei ancora che tu leccassi le mie lacrimeche mi baciassi come hai fatto alloramentre spingevi il tuo ventre contro il mio ginocchioe non mi permettevi di idealizzartigridando il tuo profumo di donna sui miei panni usurati e sui miei occhi chiusi Non cerco proprio tema lo spirito che ti attraversava allorae che ci ha attraversato entrambi a tratticome la pioggia a tratti mi torni dentro più vivida di sempreproprio perchè forse non eri tu alloramentre la luna cadeva al di là di noivera nei suoi riflessi impossibili