Creato da unamanotesaponzano il 20/01/2012

Economia nel VS

Economia Nel Veneto Indipendente

 

Il tempo della Rivoluzione è finito. Amen.

Post n°6 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da unamanotesaponzano

Ascolto la bora bramire rabbia.
Invade e conquista ogni spazio vitale, dormiente e pulsante emozione.
Tremano le case, si ribaltano i mezzi di trasporto, spazzatura libera e vagante per le strade della Città deserta, però, nonostante tutto, la bora è una sensazione di vita da provare.
Nonostante tutto Trieste senza la bora, non sarebbe Trieste.
Sarà per via di questo freddo gelido, sarà per via il vento dell'Est, che turba e iberna ogni pensiero, che il non pensiero mi accompagna verso una lucidità mentale, incredibilmente dolorosa.
Dolorosa perché devo prendere atto di una sconfitta.
Non sarò in ogni caso disfattista, giammai, sarò propositivo, questo sempre.
Ma è giunto il momento di ammetterlo.
Abbiamo perso.
Sì, abbiamo perso.
Il Capitalismo nell'enorme menzogna teatrale dagli effetti ovvi e reali della Crisi, chi ha fucilato, ci ha ucciso.
Ha ucciso ogni solidarietà sociale, ha ucciso ogni pretesa, ha ucciso ogni concessione, ha ucciso ogni dignità, ha ucciso ogni fiamma di rivolta.
La Grecia, vittima sacrificale, di una crisi che doveva aver l'esempio, la vetrina, da esporre agli occhi del mondo globalizzato, non esiste più.
Non esiste più la Grecia, patria storica della democrazia imperfetta ma reale.
No.
Ora esiste la Grecia della democrazia tirannica e perfetta.
Vittima sacrificale per la tutela di quel potere, che non è in crisi.
Vittima sacrificale per il potere apicale capitale.
Ed il non popolo europeo, intimorito, decide di chinar la testa.
China la testa e cede diritti, beni comuni, per l'enorme menzogna che ha rubato a tutti noi ogni sogno e speranza.
Il Capitalismo ha vinto, ancora.
Il potere ha vinto, ancora.
Le rivolte che si vedranno in Grecia, saranno solo comprensibili  momenti di sfogo e di rabbia.
Si doveva intervenir prima.
La solidarietà internazionale è venuta meno.
La Grecia è morta.
La democrazia reale è morta.
La sovranità popolare è morta.
Tante morti essenziali per la vita del potere, sempre lui, quel potere che è capace di appropriarsi anche del termine rivoluzione.
Rivoluzione vi è stata nei paesi arabi?
No.
Solo conquista del potere, sotto il velo della democrazia, dalla tirannia occidentale.
Vi sono stati ribelli nei paesi arabi?
No.
Solo mercenari e militi noti pagati dalla tirannia occidentale.
Eppure si è sentito parlare di Rivoluzione
Eppure si è sentito parlare di Ribelli.
L'utilizzo improprio di tal concetto, compromette anche la sostanza del concetto stesso.
L'unica Rivoluzione che vi è stata, è quella del Capitalismo.
Il Capitalismo ha rivoluzionato questo sistema sociale ed economico, per la sua stessa sopravvivenza.
Ed allora, il tempo della Rivoluzione è finito.
E' tardi.
Si assisterà solo , se mai capiterà in tal non più BelPaese,a qualche momento di sfogo, vestito con la stoffa della rivolta.
Nessuna rivolta.
Abbiamo perso.
Però una strada esiste.
Ed ecco la risposta al disfattismo.
Questa strada si chiama Ribellione.
Ribellione contro ogni Rivoluzione del Capitalismo.
Ribellione contro ogni ordine imposto dallo Stato Autoritario.
Ribellione contro la Legge, scritta e normata per legalizzare ciò che non è legittimo.
Non è legittimo il massacro della dignità sociale.
Non è legittimo il massacro della sovranità popolare.
Eppure è stato normato.
E' diventato Legge, legale, ordine, imposizione, comando.
Ed a tale comando, si deve disobbedire.
Sarà l'azione singola ed individuale, nell'individualismo diffuso a determinare la guerriglia della dignità sociale.
Individualisti ribelli contro individualisti servi.
Individualisti ribelli, contro la massa annichilita dal potere deprimente ogni coscienza critica.
L'individualismo ribelle è temuto dal sistema.
Perché imprevedibile.
Perché non sa come e quando potrà colpire.
Ognuno attuerà tale forma di lotta, che chiamerò ostruzionismo ribelle per il risveglio della coscienza critica del popolo dormiente, secondo il proprio laico credo.
Chi con la scrittura, chi con la musica, chi con la parola, chi con la burocrazia, chi con l'azione concreta.
Nessun limite a ciò che limiti non può avere.
L'imprevidibilità ribelle determinerà, non certamente la sconfitta, ma una grande penitenza al sistema dominante.
Siamo nati sconfitti, moriremo sconfitti, ma non per questo dobbiamo arrenderci.
E' morto il comunismo che mai ha avuto vita, è morta l'utopia reale di una società equa e solidale.
Dobbiamo ripensare tutto.
Dobbiamo teorizzare un nuovo tempo, una nuova era, dobbiamo andare oltre quello che è stato o non stato nello Stato.
Ma prima di arrivare a ciò, e occorreranno anni, secoli probabilmente, in questo lungo arco temporale esiste solo una via.
La ribellione individuale.
Non dobbiamo far maturare vita facile al potere esistente.
Chiamalo se vuoi ostruzionismo ribelle.
Siamo ribelli.
Ed allora, conferito l'amen alla rivoluzione che non verrà, ripudiata la rivoluzione del capitalismo, altra soluzione non vi è a quella dell'indifferenza, che la ribellione individuale, nel sistema ove vige il dominio sociale e a-culturale, dell'individualismo servile al potere apicale.
Amen ribelle.


Marco Barone

 
 
 

Ricchi e poveri sempre più lontani

Post n°5 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da unamanotesaponzano
 
Foto di unamanotesaponzano

Se oggi possiamo avere una certezza, questa è che il sistema finanziario ci ha portato nella più grave crisi che l’uomo possa ricordare. E, non è un fatto accidentale! Non è la leggerezza di qualcuno o gli errori di qualcun altro, ma sono le basi stesse della finanza che hanno il seme del disastro.

Basare tutta la moneta sul debito, vincolare il debito all’interesse composto, far si che ogni ulteriore erogazione di credito generi altra moneta senza controllo con conseguente inflazione, ci ha condotti all’attuale crisi.

Ma una crisi non per tutti!

In base alle caratteristiche dell’attuale sistema monetario si va, necessariamente, verso lo squilibrio.

In particolare l’interesse composto porta all’accumulo di ricchezze ed una suddivisione tra debitori e creditori, separati da una forbice, che si allarga sempre di più.

La cosi-detta crisi attuale stava nelle cose, era solo un fatto di tempo affinché accadesse.

Ed è accaduta!

Ma questa è solo una tappa verso il default globale. Si, perché l’effetto Grecia è la meta finale per tutti gli stati, a causa delle regole che governano il debito pubblico di tutti i paesi.

Le banche centrali in mano a privati, il signoraggio gestito senza controlli da parte dello stato, la riserva frazionaria con l’espansione della base monetaria senza limiti definiti dal mercato, strumenti finanziari tossici e tutti quelli che incentivano ed agevolano la speculazione, rendono il nostro mondo più insicuro di una lastra di ghiaccio nel mezzo ad un lago.

Noi tutti ci troviamo sopra la lastra e qualcuno ha la possibilità di muoverla e farla oscillare a piacimento.

In un convegno, Mario Monti ha dato una descrizione illuminante “.. l’Europa abbia bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione, cessioni di parti delle sovranità nazionali .. a .. a un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico ed anche il senso di appartenenza dei cittadini ad una comunità nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle, perché c’è una crisi in atto, visibile e conclamata. “.

 

 

In altre parole ci vuole la crisi per far si che i popoli decidono di perdere la libertà, e la crisi deve essere grave in modo rendere meno pesante la perdita di sovranità e libertà.

Quindi, da parte di chi ci governa, c’è la convinzione che la crisi va somministrata nelle giuste dosi per ottenere un risultato ben preciso.

Se tra noi esiste ancora una persona così ingenua da pensare, che gli andamenti degli spread o dei titoli di stato siano determinati da un sano confronto matematico di domanda ed offerta, lo invito a farsi come amico un agente di borsa e, davanti un bicchiere di vino, farsi spiegare quanto, questi andamenti, siano pilotati da chi ha gli strumenti finanziari per farlo.

E come tutti hanno potuto osservare lo scorso novembre, chi controllava il valore degli spread, imponeva la caduta del governo Berlusconi.

Chiamatemi pure complottista, ma vi prego! Dimostratemi che ho torto.

In tutto questo c’è anche un aspetto positivo! Se è vero, come ritengo sia, che in tutto ciò che accade c’è una regia occulta e non semplicemente un fenomeno incontrollato, la meta certa del default non sarà mai raggiunta o lo sarà solo per quelle economie marginali che non sono destinate ad essere determinanti per l’equilibrio generale.

Questo perché non c’è l’interesse del disastro finale, ma solo incutere paura. Di conseguenza, interverrà all’ultimo momento, un fattore esterno che agirà come l’elastico nel  damping (gettandosi  da un ponte, la legge di gravità determina la caduta certa fino alle massime conseguenze, ma all’ultimo ci si ferma senza spiaccicarci al suolo).

Per dimostrare il damping pilotato faccio solo due, tra  i tanti esempi possibili,: Draghi: liquidità illimitata alle banche,

Nel momento in cui la situazione diventava esplosiva la BCE è intervenuta abbassando il costo del denaro in modo inedito e togliendo di fatto ogni limite al debito, con la motivazione di saldare i debiti delle banche e portare liquidità nella società per far ripartire l’offerta dei mutui e prestiti. Quello che era logico accadesse ,ed infatti è accaduto, è che una volta coperti i buchi dei propri bilanci le banche hanno utilizzato questo denaro in parte per acquistare i titoli di stato, portando a casa un lauto guadagno, ed in parte per aumentare un fondo cassa in attesa di fare altrettanti guadagni dalle prossime privatizzazioni.

Ma adesso, con il rischio di rasentare l’ovvietà, suggerisco ai due eminenti “Mario”, se invece di prestarli alle banche, con questi prestiti,  si compravano direttamente i titoli di stato italiani all’1%, non si risparmiava il 5% secco di interessi all’anno? Che tradotto in euro è quasi pari a 100.000.000 cento milioni di euro all’anno?

Come secondo esempio di damping  : CLAMOROSA ISPEZIONE SULLA FED: "USCITE" VERSO BANCHE PER 16 MILA MILIARDI

 

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una apparente follia, si tralascia il problema quando è facilmente governabile, ingigantendolo, per poi intervenire a pochi giorni prima che esploda.

Per mettere una toppa ai problemi generati dai sub-prime, la FED genera dal nulla, con un semplice clic del mouse, 16 triliardi di dollari che vengono distribuiti a banche di mezzo mondo. Se guardiamo più da vicino, il problema dei sub-prime troviamo che le insolvenze legate ai mutui sono state 2 milioni ed il danno subito dalle banche sia per le insolvenze sia per la caduta degli indici che ne sono conseguiti  come effetto di seconda battuta, è di 4,1 triliardi. Mettendo la media pessimistica di 40000 dollari per ogni mutuo andato in sofferenza (alcuni mutui avevano solo poche rate per l’estinzione dell’ipoteca), mettiamo in fila questi numeri e tiriamo delle conclusioni ovvie :

insolvenze

2.000.000

valore insolvenza totale mutui USA

80.000.000.000

perdita banche (insolvenze + perdita val. indici)

4.100.000.000.000

Uscite (generazione dollari prestati a tasso 0%)

16.000.000.000.000


 

 

Cioè, se la FED regalava la casa agli insolventi dei sub prime avrebbe risparmiato 15.920.000.000.000 dollari, la crisi  e tutti i disastri che ne sono derivati.

Troppo semplice? Questo è “il senno del poi”? Forse! Ma andiamo avanti.

I sedici trilioni sono stati prestati a tasso 0 mentre sappiamo che la causa della bomba dei sub-prime è principalmente dovuta all’impennata dei tassi di interesse.

Troppo semplice? Questo è “il senno del poi”? Forse! Ma proseguiamo.

I sedici trilioni non hanno nessun piano di rientro mentre sappiamo che nel caso dei sub-prime le rate erano ben precise come lo erano i sequestri degli immobili.

Due pesi e due misure per amici e sottoscrittori dei mutui?

Dobbiamo tenere bene a mente che il “pensiero di Monti” rispecchia il pensiero di chi lo guida, dato che da sempre è il suo maestro. Se questo è chiaro, possiamo vedere come tutti i segnali e tutte le decisioni seguano questa logica.

Si crea la crisi, anche se in mano ci sono tutti gli strumenti per evitarla o per correggerla con il minimo sforzo.

Si cavalca la crisi senza mai esserne disarcionato, drammatizzandola in modo da spaventare le masse e “rendere conveniente la cessione di sovranità”.

Si portano delle false soluzioni che diano alla “famiglie dei banchieri” il massimo del guadagno.

Risultato : i ricchi sono sempre più ricchi mentre il popolo è sempre più povero e con sempre meno sovranità e libertà.

Prima che sia troppo tardi, quale è la battaglia che si dovrà combattere?

Il prossimo pezzo di sovranità che vogliono toglierci è la possibilità di decidere a livello nazionale la politica economica. Per fare questo il parlamento ratificherà il MES e gli accordi del “piano salva stati” .

OPPONIAMOCI IN OGNI MODO !!!

FZ

 

 
 
 

La legge naturale dell’interesse sul debito

Post n°4 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da unamanotesaponzano
 
Foto di unamanotesaponzano

La percezione che abbiamo, quando entriamo nell’argomento dell’interesse sul debito, è di una inviolabilità e di una sacralità intoccabile, conquistata e rafforzata nei secoli.

Se si prova a mettere in discussione la legalità e l’etica dell’interesse, si solleva un polverone di acredine e disapprovazione. L’unico caso nel quale l’interesse sul debito può essere criticato è quando la percentuale dello stesso è molto alta. E’ noto a tutti che l’interesse troppo alto diventa strozzinaggio, ma nessuno ha il coraggio di mettere in dubbio la liceità di un interesse al di sotto del 10%.

E’ sempre stato così! L’applicazione di questa regola affonda nella notte dei tempi, ci giungono notizie di prestiti con interesse anche in età pre-romane.

Eppure non è una legge naturale e nemmeno universale!

Il Corano vieta i prestiti con interesse tanto da metterli tra i peccati.

In natura non esiste nulla che aumenta in progressione all’infinito a parte le infezioni batteriche e la crescita cellulare degli organismi. Ma anche questi non aumentano all’infinito, fino al limite imposto dall’ambiente nel primo caso e dallo schema della genetica nel secondo.

Mentre l’interesse composto è una formula senza limiti.

Per capirlo ho fatto un piccolo gioco matematico. Immaginate che Gesù Cristo abbia contratto, nel marzo del  33 un piccolo debito di mezzo scudo pari al valore attuale di un odierno euro, al tasso di interesse del 5% annuo e non avendo avuto modo di saldare quel debito ritorni nel 2012 per estinguerlo.

Quanto dovrà pagare oggi?

Dato che in quegli anni non c’erano diavolerie come il premio sul massimo scoperto o il calcolo trimestrale sul conto, facciamo un semplice calcolo dell’interesse a fine anno. Quindi allo scadere del primo anno avremo 1,05 euro, al secondo 1,10 al terzo 1,16 ecc.

 Pagina dei risultati

Beh!  Alla data odierna l’importo sarebbe di 708.112.151.759.310 quadriliardi. Un quadriliardo è 1.000.000.000.000.000.000.000.000.000 a fronte del capitale di un euro.

Tenete presente che più volte ho dovuto arrotondare per difetto perché ho utilizzato un pc con la precisione a 16 cifre in virgola mobile.(per questo motivo nell’esempio il numero va in esponenziale)

Adesso si capisce perché nella trattativa con la Grecia, la BCE sia stata disponibile a ridurre il debito fino al  70 % del capitale, ma non voleva cedere sulla percentuale di interesse del 3,5% richiesto dalla Grecia a fronte del 4% imposto dalle banche.

La logica proficua per le banche è quella di avere un credito inestinguibile in particolar modo con gli stati. Ci  penserà il tempo a farlo crescere.

Ma come si trasforma in debito in debito inestinguibile? Anche qui la risposta è molto più semplice di quello che può sembrare : tutta la massa monetaria circolante è stata generata dall’erogazione di un debito, sia esso contratto da uno stato o da un privato cittadino. Quindi tutta la moneta fisica o scritturale costituisce l’intero ammontare di tutti i debiti mondiali. Ma per saldare tutti i debiti  si deve pagare anche gli interessi la cui quota però non è mai stata ne stampata ne generata con i computer. Per questo motivo il debito nel suo insieme risulta inestinguibile. Potrà avvenire che la moneta si sposta da un debitore ad un altro permettendo ad alcuni di estinguere il proprio debito  mentre per altri sarà impossibile, ed  alla fine molti rimarranno con il cerino in mano.

Più passa il tempo, più l’ammontare degli interessi cresce in modo esponenziale. E più cresce l’interesse da pagare, più i debiti diventano soffocanti per le economie. Più le economie si soffocano e rallentano, più difficile risulta pagare l’interesse che a sua volta và ad ingrossare il debito.

E’ un circolo vizioso dal quale non si esce e tutti gli stati ne sono stati invischiati ed intrappolati come insetti nella ragnatela.

Grecia ma non solo! Portogallo, Spagna, Italia ed avanti fino all’insospettabile Germania per non parlare degli USA che giocano con il proprio default con una incoscienza che spaventa il mondo.

Ma cosa stà succedendo?

Notiziari, esperti e dottori in economia sono tutti d’accordo : la colpa è della mancata crescita del PIL.

Ma se la crescita di questi ultimi decenni, unica per velocità e dimensione nella storia dell’umanità, ha dilapidato le risorse del pianeta da una parte, ha schiavizzato ed impoverito immense moltitudini del pianeta. Una crescita che obiettivamente non può proseguire per molto. La crescita del PIL non ha le stesse leggi matematiche dell’interesse, per il semplice motivo che si basa sulla realtà fisica e quindi ha come limite le risorse del pianeta.

Pensare di far crescere ancora il PIL è come voler aumentare la velocità di una auto che già sta per schiantarsi contro un muro. E’ una follia!

Pensare di sostenere la dilatazione dell’interesse sul debito con l’aumento del PIL è semplice follia!

Pensare di fermarsi e pagare subito il debito con la massa monetaria è altrettanto folle!

Oggi l’intera massa monetaria compresa anche quella scritturale è pari a 5 volte il valore dell’intero pianeta e , da calcoli approssimativi per difetto, l’intero valore dei derivati arriva a 10 volte l’intero valore del PIL planetario.  Tenete presente che l’intera massa monetaria corrisponde al capitale iniziale del debito al quale si deve aggiungere l’interesse. Di conseguenza anche se volessimo dare alle banche ed al FMI tutto il denaro del mondo e più l’intero pianeta ancora non sarebbe sufficiente.

Se a questo aggiungiamo i derivati, che creano un debito ancora superiore alla formula dell’interesse, possiamo davvero capire che non esiste via possibile.

Sorge spontanea la domanda : “ Ma i creditori del mondo che motivo hanno a continuare con queste regole se è impossibile che l’intero debito fin qui accumulato sia restituito?”

Una possibile risposta è stata data dal secondo presidente degli Stati Uniti d’America, John Adams (1735-1826) :

“Ci sono due modi per conquistare e rendere schiava una nazione. Uno è tramite la spada. L'altro è tramite il debito”.

 

FZ

 
 
 

Scatola nera e RC auto

Post n°3 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da unamanotesaponzano
 

Nella “fase 2 del governo Monti” compare a sorpresa una scatola nera che permetterebbe di ottenere degli sconti nella assicurazione RC auto.

Ottima notizia dopo la grandinata di tasse, aumenti e sacrifici di ogni tipo della fase 1. Quasi il sereno dopo il cattivo tempo.

Ma dopo il primo momento di euforia sorge spontanea la domanda : “ma come può una scatola nera abbassare i costi dell’assicurazione?”

La scatola nera dovrebbe registrare la storia dell’auto nel caso di indicente, di conseguenza fornire con certezza la dinamica dell’incidente e quindi avere costi più bassi nel caso di contenzioso.

Però! Nei contratti assicurativi non ci sono le opzioni  delle spese legali separate con un loro costo assicurativo separato?

Ed ancora, nel caso di constatazione amichevole non c’è l’ammissione certa dei responsabili dell’incidente?

E la contestazione amichevole non è presentata nella stragrande maggioranza dei sinistri?

E la scatola nera, come tutti gli oggetti fabbricati dall’uomo, non dovrebbe avere un costo?

Permettetemi di approfondire!

La scatola nera, in base alle nuove tecnologie avrebbe queste caratteristiche :

1)      Individuare in ogni momento dove si trova l’auto (quindi noi)

2)      Mantenere la storia di tutti i percorsi con tutte le infrazioni : velocità, passaggio con il rosso ed addirittura le soste vietate.

In altre parole “un piccolo fratello” con una memoria praticamente infinita ed interrogabile in ogni momento. Non dovete cadere nel tranello psicologico che essendo una scatola si può visionare il contenuto solo aprendola.

Ma se non si giustifica lo sconto nelle assicurazioni RC e come caratteristica principale della scatola nera sarà quella di avere un controllo preciso e puntuale degli spostamenti  dell’auto, perché viene proposta?

 FZ

 
 
 

Il Signoraggio

Foto di unamanotesaponzano

Non pensavo di dover affrontare il tema del signoraggio, perché talmente inflazionato di articoli, post, video e libri, che aggiungere qualcosa mi sembrava superfluo ed inutile.

Ma ho dovuto ricredermi dopo un piccolissima indagine, che ho fatto personalmente, tra le persone che conoscevo, con una semplice domanda :

“La Banca D’Italia è pubblica o privata?”

Non ci potevo credere, il 60 % delle persone mi ha risposto : “Pubblica.”

Nella mia indagine ho puntualmente chiesto ai miei interlocutori se la risposta era dovuta ad informazioni raccolte o pervenute da qualche fonte, oppure era una conclusione logica alla quale erano arrivati.

Il 60% era diviso, da una minima parte che asseriva di aver ricevuto questa informazione, ma non si ricordava da chi e come, mentre nella quasi totalità, la risposta era la conseguenza di un semplice ragionamento logico : “la banca centrare ricopre così grandi funzioni di responsabilità, che tocca tutta l’economia e la vita dei cittadini, che non può assolutamente essere pubblica”.

Quando svelavo che la banca d’Italia come la BCE e come la FED sono tutte private, esplodeva, negli sguardi dei miei interlocutori, la meraviglia e l’incredulità.  “Non è possibile!” l’affermazione più gettonata.

Una volta constatato queste lacune ho deciso di trattare nuovamente tutto l’argomento del signoraggio.

Innanzi tutto : tutte le banche sono private! Non lo dovrebbero essere, ma lo sono!

Parecchi decenni fa, la stampa della moneta emessa dalle banche, aveva come garanzia l’oro nei caveau.

Il riferimento del valore delle monete, in rapporto con l’oro, a partire dai primi del novecento andò diminuendo fino al 1931, anno nel quale solo pochi stati lo mantenevano. Nel 22 luglio del 1944 a Bretton Woods si sostituì definitivamente la garanzia delle monete con l’oro sostituendola con la garanzia in dollari.

Tutti i sistemi bancari mondiali, passo dopo passo, persero i riferimenti di garanzia arrivando al concetto di riserva frazionaria (verrà descritta di seguito).

In Italia La sovranità monetaria del popolo italiano viene attenuata, con una progressione di atti e ddl, conclusasi con il governo Prodi che nel 16/12/2006, il quale alterò l’articolo 3 dello statuto della Banca D’Italia, cancellando definitivamente la norma che imponeva che la maggioranza della proprietà della banca D’Italia fosse in mano pubblica.

Nel frattempo entrò in scena la BCE con tutte le sue trappole mortali, ultima tra queste il MES.

Ma ripartiamo dal signoraggio! Le banche centrali stampano moneta cartacea o scritturale (scrittura senza la stampa fisica) , in regime di monopolio e lo prestano agli stati, persone fisiche o persone giuridiche e ne richiedono la restituzione con gli interessi.

Solo il conio delle monete metalliche viene fatto direttamente dallo stato, ma l’incidenza di queste monete rispetto al valore all’intera massa monetaria è trascurabile.

Il significato di signoraggio condiviso da tutti è : “l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta”.

La banca centrale stampa le banconote ed iscrive l’importo nominale nel proprio bilancio a patrimoniale passivo, come se fosse una somma di proprietà della banca e conferita da questa allo stato. La banca riceve i titoli dello stato di pari importo e li iscrive all’attivo del bilancio nella sezione patrimoniale. Quindi il valore nominale viene iscritto sia nell’attivo sia nel passivo chiudendo la partita.

I collaborazionisti delle banche centrali asseriscono che è tutto corretto e che il reddito derivante dal signoraggio è limitato tra “ la differenza tra gli interessi pagati dalle obbligazioni, e i costi per produrre e distribuire le banconote”, in altre parole il reddito da signoraggio è costituito solo dagli  interessi pagati sul prestito meno il costo di produzione.

Ma se questo è vero, come è possibile che, per le monete emesse dallo stato, entra nel bilancio di quest’ultimo in attivo l’intero valore nominale, mentre per quelle emesse dalle banche solo gli interessi?

Un bel mistero !

Lo stato, per le monete che conia direttamente, dichiara di incassare tutto il valore, mentre le banche centrali solo gli interessi.

Lascio immaginare quale guadagno lo stato avrebbe, se potesse stampare la moneta. Ma torniamo alla situazione attuale.

A questo punto i titoli vengono venduti presso le banche e gli istituti di credito, che a loro volta li vendono ai loro clienti. Con questa operazione, la banca centrale incassa subito sul mercato le somme che ha prestato allo stato, il quale poi rimborserà questi titoli alla scadenza.

Quindi con operazioni contabili, che dovrebbero essere classificate come falsi in bilancio, vengono scambiati dei pezzi di carta stampata con un valore reale, realizzato con lavoro o patrimonio dei cittadini. Successivamente i titoli di stato vanno alimentare la bolla del debito. Tutto questo è taciuto dai mezzi di informazione che sono abilmente controllati direttamente o indirettamente dalle banche e dai loro collaborazionisti, mentre nella rete internet si insinua il dubbio con dati falsi.

L. Ron Hubbard diceva “crea un dubbio ad una persona e riuscirai a bloccarla”. Una verità che in questo caso viene applicata con scrupolosa puntualità.

Fin qui siamo ai meccanismi del signoraggio bancario definito come primario che, nonostante rappresenti una quota significativa del bilancio di uno stato, rimane comunque solo la punta dell’iceberg dell’intero signoraggio. Il signoraggio secondario od a riserva frazionaria è di gran lunga il più consistente ed il più dannoso per la società nonché quello il più diffuso e capillare.

Il reddito da signoraggio secondario è realizzato da tutte le banche ed istituti di credito che concedono crediti dato che, tale denaro prestato, non è coperto da un valore reale ma dal capitale, nel quale rientrano anche i crediti che la banca ha concesso alla clientela precedentemente, purché siano facilmente esigibili.

In altre parole le banche prestano soldi che non hanno!

Quando la banca ci concede un finanziamento può farlo fino al 98%  del capitale disponibile o incassabile e, per legge, deve trattenere solo il 2%, quota chiamata “riserva frazionaria”.

A comporre la riserva frazionaria va un po’ tutto : riserva obbligatoria, riserva a garanzia dei conti correnti, riserva statutaria ma anche i crediti “facilmente esigibili”.

La definizione di Paul Samuelson vincitore della John Bates Clark Medal nel 1947 e del premio Nobel per l'economia nel 1970 : “ a fronte di un nuovo deposito, una banca può concedere un prestito aggiuntivo per un ammontare massimo pari al nuovo deposito meno la somma trattenuta sotto forma di riserva a qualsiasi titolo.

 Chi ottiene il prestito spende la somma ricevuta, che prima o poi viene depositata presso un'altra banca da chi la riceve in pagamento.

 La banca a sua volta agirà come la prima, trattenendo una quota della moneta sotto forma di riserva e prestando il resto.

 Il meccanismo continua fino a quando non ci sono più nuovi prestiti e nuovi depositi.

…….

Questo significa, per fare un esempio, che a fronte di una percentuale di riserva pari al 2%, il sistema bancario può arrivare a prestare fino a 50 volte tanto. Conseguentemente aumentano anche i depositi presso il sistema bancario.

Questo fenomeno di moltiplicazione della moneta avviene come se tutte le banche fossero una sola banca, attraverso delle “stanze di compensazione”.

Ora vediamo cosa comporta il signoraggio secondario. Innanzi tutto a fronte di una riserva trattenuta di 1000 euro prestarne 50000 ad un interesse mettiamo dell’ 8% (quello reale superiore) significa un reddito da interessi pari a 4000 euro retribuendo poi i correntisti per una percentuale irrisoria.

Ma il danno più consistente è l’inflazione generata dalla creazione della nuova moneta.

I collaborazionisti asseriscono che la moltiplicazione con la riserva frazionaria si ferma a 10 volte il denaro iniziale.

Io aggiungo che una moltiplicazione da dei risultati in base a quante volte fai l’operazione e dal valore dei moltiplicandi, quindi il 10% dei collaborazionisti o il 50% del premio nobel è solo la base moltiplicativa che se poi viene ripetuta all’infinito ottieni risultati infiniti, ed a questo aggiungo, che non ci sono degli strumenti che possano davvero misurare questo fenomeno, anche perché attraverso le “stanze di compensazione” ci sono enormi ombre a causa dei conti “non pubblicati”.

Quello che tutti noi possiamo misurare è l’effetto e cioè l’inflazione, che equivale ad una tassa costante che pesa sulle nostre vite e sui nostri risparmi.

Concludendo possiamo affermare che tra signoraggio primario e signoraggio secondario, negli anni, le banche hanno generato la base monetaria sempre tramite il debito.

Quindi su tutta la base monetaria circolante qualcuno, stato o privato che sia, ha un debito da pagare.

Ma se, data la base monetaria uguale a 100, qualcuno deve restituire 100 più un 5% medio di interesse, dove si trova la quota di interesse?

Mettiamo che tutti i debitori restituiscano tutto il loro debito. Riuscirebbero a restituire tutta la base monetaria, ma non la quota di interesse, che non è mai stata stampata.

Ho chiaramente semplificato al massimo per poter far comprendere il fenomeno dell’interesse, che risulta una equazione impossibile da risolvere, ma accettata come base della nostra economia.

In realtà agisce nella società come continuo impoverimento di gran parte della popolazione, graduale ma costante ed inesorabile, con continui fallimenti e default fino a quando, la situazione insostenibile sfocia in un conflitto sociale, spesso armato, che riporta tutto a zero per poi ripartire, come accaduto più volte negli ultimi 100 anni (anche il conflitto nell’ex Yugoslavia non fa eccezione).

Il corano vieta il prestito con interesse, mettendolo tra i peggiori peccati.

Vuoi che Maometto abbia visto giusto e più lontano di tutti?

FZ

 
 
 

Banche pubbliche o private?

Post n°1 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da unamanotesaponzano
 
Foto di unamanotesaponzano

Il denaro è lo strumento centrale in tutte le transazioni ed è il riferimento delle nostre attività ed il metro di misura di ogni bene o servizio eppure non è di proprietà del popolo.

In realtà banche, governi ed autorità giudiziarie si guardano bene dal fare una dichiarazione ufficiale e  definitiva sulla proprietà della moneta, ma credo che l’evidenza dei fatti sia sufficiente a certificare che la moneta sia di proprietà delle Banche centrali. Le banche centrali in particolare la BCE e la FED hanno il monopolio dell’emissione della moneta, la danno in prestito e ne richiedono la restituzione. Ne determinano il valore ed il tasso di sconto, la rarità o l’abbondanza.

Noi utilizziamo il denaro tutti i giorni in ogni attività ma non è nostro!

Nessuno può mettere in dubbio l’esigenza di un soggetto che regoli l’emissione di uno strumento così vitale e centrale per la nostra civiltà, ma penso che la discussione se tale soggetto debba essere pubblico o privato sia più che legittima.

Senza nulla togliere all’onestà dei governatori  bisogna ricordarsi che stanno dirigendo un’azienda privata, quali sono le banche centrali da qualche decennio a questa parte, ed è naturale che prima di tutto devono fare gli interessi dei loro azionisti, che nel caso della BCE sono  Banca Nazionale del Belgio (2,83%),Banca Nazionale della Danimarca (1,72%),Banca Nazionale della Germania (23,40%),Banca della Grecia (2,16%),Banca della Spagna (8,78%),Banca della Francia (16,52%),Banca Centrale d’Irlanda (1,03%),Banca d'Italia (14,57%),Banca centrale del Lussemburgo (0,17%),Banca d’Olanda (4,43%),Banca nazionale d'Austria (2,30%),Banca del Portogallo (2,01%),Banca di Finlandia (1,43%),Banca Centrale di Svezia (2,66%),Banca d’Inghilterra (15,98%) e nel caso della banca d’Italia sono : Gruppo Intesa San Paolo (30,3%) , Gruppo Unicredit (15,7%) ,Assicurazioni Generali (6,33%),INPS (5%) ,Cassa di Risparmio di Bologna(6,1%), Banca Carige (3,96%),BNL (2,83%) ,Monte dei Paschi di Siena (2,50%),Gruppo La Fondiaria (2%) ,ed altri.

Quindi  lo stato italiano è un cliente, forse un cliente privilegiato. Ma certamente un cliente, con una piccola partecipazione indiretta del 5% di proprietà dell’INPS.

Quando sentiamo che i governatori delle banche centrali aumentano o diminuiscono il tasso d’interesse è per  il bene degli italiani o degli azionisti? Quando emettono nuova moneta è per il bene degli italiani o degli azionisti?

Ed è proprio per l’ineccepibile serietà ed onestà dei governatori che prima devono salvaguardare  l’interesse degli azionisti e poi quello del “cliente particolare” :  ITALIA.

Ed a conferma di questa inconfutabile onestà dei governatori a scapito dei cittadini ci sono delle sentenze tra cui quella intentata da Giovanni De Gaetanis nella causa civile iscritta al n. 3712/04 con il Giudice di Pace del Tribunale di Lecce dr. Cosimo Rochira.

Causa vinta dal nostro Davide Giovanni De Gaetanis che costringeva il Golia Banca D’Italia alla restituzione della somma di 5 miliardi di euro da dividere in parti uguali a tutti gli italiani per il reddito di signoraggio, ovvero reddito creato dall’emissione di moneta, indebitamente trattenuto.

Quindi il reato di trattenere il reddito del signoraggio esiste ed è sancito da un giudice della Repubblica Italiana. 

Nelle motivazioni della sentenza troviamo in particolare : “..Il C.T.U., nella sua relazione, ha chiarito che il reddito dell'istituto, causato dall'attività e dalla circolazione di moneta posta in essere dalla collettività nazionale, dovrebbe vedere lo Stato quale principale beneficiario e non gruppi di privati.”. 

Avete ricevuto dei soldi come restituzione del reddito da signoraggio?

Non proprio! L’assegno non è mai arrivato a nessun italiano, perché ricorrendo in Cassazione, la Banca D’Italia  ha di fatto bloccato il rimborso ottenendo che “sia al giudice ordinario sia il giudice amministrativo non compete sindacare il modo in cui lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tra le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria, di adesione a trattati internazionali e di partecipazione ad organismi sopranazionali: funzioni in rapporto alle quali non è dato configurare una situazione di interesse protetto a che gli atti in cui esse si manifestano assumano o non assumano un determinato contenuto. “

Da osservare che la Cassazione non ha capovolto il giudizio, assolvendo la Banca D’Italia, ma ha sancito che nessuno può sindacare e tutti i giudici non hanno la competenza per trattare l’argomento.

Quindi il cittadino subisce un danno ma non può difendersi e non può dire nulla. lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane con accordi internazionali per l’entrata nell’Euro, senza nessuna procedura per una eventuale uscita,  ed il cittadino non può sindacare!

L’accordo è stato firmato con la cessione definitiva della sovranità monetaria ad una entità sovranazionale e non si può più tornare indietro. Se il Titanic Europa dovesse affondare non c’è nemmeno una scialuppa di salvataggio per i cittadini europei, tutti imprigionati nei piani bassi dello scafo.

A questo punto una domanda legittima sorge spontanea : “Ma se i politici avessero il potere decisionale su una moneta sovrana avrebbero la competenza, la capacità e l’onestà di prendere le decisioni giuste al momento giusto?”

Conoscendo la classe dirigente che ci ha governato fino ad oggi sale un leggero brivido di paura, ma analizziamo oggettivamente l’ipotesi di una banca centrale in mano allo stato : nel caso di emissione di nuova moneta, quest’ultima non andrebbe a sommarsi al debito pubblico dato che non si dovrà restituire nulla alle banche, l’emissione genererebbe inflazione esattamente come adesso ma con possibili attenuanti (approfondisco in un successivo articolo),   le politiche monetarie non sarebbero più segrete perché accompagnate da un iter parlamentare, ci sarebbe lo strumento dell’interrogazione parlamentare per conoscere aspetti della politica monetaria, i governatori avrebbero una scadenza del mandato e sarebbero eletti, anche se indirettamente, da noi.

Ma soprattutto quando ci dovessimo accorgere di enormi errori potremmo,  con i seppur deboli strumenti della democrazia, intervenire.

Possiamo concludere che, per quanto scellerati potranno essere i politici, questi non arriverebbero mai a creare dei danni paragonabili a quelli che finanza e politica monetaria mondiale hanno causato nel mondo intero. 

Oggi con il movimento indipendentista Veneto Stato si apre uno scenario di opportunità che forse non riusciamo a percepire completamente.

Innanzi tutto il nuovo soggetto Veneto Stato ha ancora la possibilità di non firmare l’adesione all’Euro rimanendo comunque nell’Europa, visti i precedenti di rilievo come l’Inghilterra, oppure di firmarlo con delle clausole e articoli diversi, come la Germania, che ci permetterebbero di non essere vulnerabili e soggiogati come lo siamo con lo stato Italiano, ma soprattutto non aderire al MES il famigerato piano salva stati, che al contrario dalla motivazione per il quale è stato creato, ha la caratteristica di strozzare tutti : sia gli stati in difficoltà che quelli virtuosi.

Veneto Stato ha ancora la possibilità di disegnare una nuova regolamentazione non solo per la Banca Centrale, che dovrebbe tornare di proprietà dello stato, ma di tutte le banche comprese quelle commerciali.

Infatti il signoraggio primario, generato dalle banche centrali, oggetto del contenzioso sopradescritto, è la punta dell’iceberg dell’intero signoraggio. Quello secondario è di gran lunga più consistente (approfondirò l’argomento in un successivo articolo) e risulterebbe una rivoluzione incompiuta nazionalizzare la banca centrale senza un riordino delle banche commerciali.

FZ

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

unamanotesaponzanocscosservatoriomatteo.parigimatt122faiwebTenerone36meteora_adnom_de_plumegossipcoccinellaaquilafenicepsicologiaforensea_virtual_ladycerciello_rsanti1955moschettiere62
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963