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Numeri_3 Zero e infinito 4) John D. Barrow, L'infinito – Breve guida ai confini dello spazio e del tempo, Mondadori 2005 5) Ròzsa Péter, Giocando con l'infinito – Matematica per tutti, BUR 2010 6) Antonino Zichichi, L'infinito – L'avventura di un'idea straordinaria, Il Saggiatore 2004 Dalla tartaruga di Zenone all’albergo di Hilbert, dall’infinito potenziale di Aristotele a Georg Cantor, da Shakespeare a Luca Ronconi,… Molto bello il libro di John D. Barrow L'infinito – Breve guida ai confini dello spazio e del tempo. A pag. 47 del libro, un’immagine illustra «l’Albergo Infinito nella scena di apertura dello spettacolo Infinities dell’autore, rappresentato con la regia di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano nel 2002 e nel 2003». Altre due immagini dello spettacolo (pag. 155) sono commentate dalla seguente didascalia: «Il paradosso della replicazione infinita in un universo dove nulla è originale, reso drammaticamente vivo nella messa in scena milanese di Infinities, con la regia di Luca Ronconi». Interessante la nota 3 del capitolo III, in cui si legge: «Sembra che la storiella dell’Albergo Infinito gli sia stata attribuita senza che egli [Hilbert] abbia mai scritto nulla in proposito. La storia acquisì una certa notorietà quando fu brevemente riferita da George Gamow nel suo libro Uno due tre… infinito […]». Segnalo anche il libro della matematica ungherese Rózsa Péter (Budapest, 1905–1977), Giocando con l'infinito – Matematica per tutti, con la postfazione di Giulio Giorello. A pag. 190 si legge: «Si potrebbe pensare che, dato che è così rigorosamente vietato, non dovrebbe capitare a nessuno di dividere per 0. In forma così evidente forse no, ma qualche volta 0 “si traveste”, per esempio nella seguente forma (x + 2)2 – (x2 + 4x + 4)». E poi (pag. 191): «C’è sempre una qualche divisione per tali zero nascosti nelle “dimostrazioni” in cui si dimostra per esempio che 1 = 2 […] La prima cosa che si nota a proposito di questa curva [l’iperbole] è che si compone di due parti. Ciascuna parte è regolare e continua, ma al punto zero vediamo un grande salto, una grande “lacerazione” verso l’infinito: la parte sinistra tende inferiormente all’infinito, quella destra superiormente. E tra di esse sta l’asse delle y, come una spada sguainata: “Puoi avvicinarti, ma non giungerai al divisore zero!”». «Se vuoi leggere un buon libro sull’infinito comincia da quello di Zichichi. È un buon inizio», mi disse un giorno un amico insegnante di matematica. Si riferiva a L'infinito – L'avventura di un'idea straordinaria, in cui Antonino Zichichi racconta, oltre i “fatti”, anche la favola della Principessa Cristina che aveva inventato la corrispondenza biunivoca. «È proprio questa invenzione – scrive Zichichi alla fine del capitolo L’invenzione della Principessa Cristina: la corrispondenza biunivoca – che permetterà all’uomo di capire l’Infinito». Al prossimo “zero”! Edmax |
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