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Messaggi di Giugno 2011
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http://scienziatealtritempi.blogspot.com/ Donne scienziate Il DNA e le variabili cefeidi; la radioattività e l’anello mancante; il nucleo interno terrestre e le particelle elementari: che cosa accomuna queste (e altre) scoperte? Una donna! Una delle edizioni del libro La doppia elica di James “Jim” Watson, ha come sottotitolo Trent’anni dopo. Nella seconda introduzione (dal titolo L’autore e la pubblicazione de La doppia elica), Gunther S. Stent scrive che Watson decise di scrivere «un resoconto personale della scoperta della struttura del DNA» dal titolo L’onesto Jim, che era «inutilmente offensivo verso molte persone», tra le quali la più colpita era una donna, una donna scienziata: Rosalind Franklin! Watson scrive che «il DNA era ancora un mistero in attesa che qualcuno strappasse il velo; e non si sapeva chi sarebbe stato il primo e se avrebbe meritato la vittoria […] Ma ora la gara era finita, e io, uno dei vincitori, sapevo bene che la storia non era così semplice, e certo non come la raccontavano i giornali. Era stata soprattutto opera di cinque persone, Maurice Wilkins, Rosalind Franklin («Rosy, come la chiamavamo fra noi»), Linus Pauling, Francis Crick e io». Quando «Miss Franklin mise piede nel laboratorio di Maurice [Wilkins], i due cominciarono a litigare». Anzi, in seguito «Rosy non comunicava nemmeno più a Maurice i suoi ultimi risultati». Un altro scontro, questa volta tra Rosy e Watson, indusse Wilkins a confessare allo stesso Watson che aveva nascosto «copie di alcune fotografie prese con i raggi X da Rosy». La fotografia della struttura del DNA ottenuta ai raggi X da Rosalind Franklin nel 1952 forniva «la prova di una nuova forma tridimensionale del DNA». Anche se l’articolo di Crick e Watson si chiude con una delle frasi più belle della storia delle scienze (un frase asciutta, chiara, semplice e premonitrice: «Non è sfuggito alla nostra attenzione che lo specifico accoppiamento da noi postulato suggerisce immediatamente un possibile meccanismo riproduttivo del materiale genetico»), è probabile che la struttura del DNA non sarebbe stata scoperta da James Watson e Francis Crick (che alla fine vinsero il premio Nobel insieme a Maurice Wilkins) se la scienziata Rosalind “Rosy” Franklin non avesse “scattato” le sue foto che rivelavano la struttura della catena polinuleotidica. E, soprattutto, se la giovane scienziata non si fosse ammalata gravemente di cancro: morì a soli 37 anni. EdMax
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Donne scienziate http://www.universitadelledonne.it/nobel%20negati.htm Le «calcolatrici umane», come le ha definite Simon Singh in Big Bang (RCS 2004), erano un gruppo di donne di Harvard reclutate per esaminare le lastre fotografiche «in modo tale che gli astronomi uomini potessero condurre la ricerca». Ma queste donne avevano ormai preso familiarità con le lastre: Annie Jump Cannon (1863-1941) catalogò circa 5000 stelle al mese tra il 1911 e il 1915, calcolando posizione, luminosità e colore di ognuna, dividendo le stelle nelle sette classi O, B, A, F, G, K, M (che ancora oggi gli studenti universitari di astronomia imparano a memoria ricorrendo alla frase Oh, Be A Fine Guy, Kiss Me!). Cannon fu la prima donna a ricevere una laurea ad honorem alla Oxford University e, nel 1931, venne dichiarata all’unanimità una delle dodici donne più importanti d’America. Quando era bambina, la Cannon era stata colpita dalla scarlattina che le aveva provocato una quasi totale sordità. Invece, completamente sorda era Henrietta Leavitt (1868-1921), che inizialmente si fece strada come volontaria non pagata, ma che in seguito divenne famosa per aver scoperto una «stretta relazione matematica tra l’effettiva luminosità di una cefeide e il periodo delle variazioni della luminosità apparente: più la cefeide è effettivamente luminosa, più lungo è il periodo tra i punti massimi di luminosità». In questo modo era possibile confrontare due cefeidi qualsiasi nel cielo e calcolare le loro distanze relative dalla Terra. Nel 1924 venne proposto il Nobel per la Leavitt. Ma l’Accademia Svedese delle Scienze rimase sconvolta dallo scoprire che era morta di cancro tre anni prima, il 12 dicembre del 1921, all’età di 53 anni. http://antaresnotizie.blogspot.com/2009/07/storie-di-astronomi-henrietta-leavitt-e.html
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Maria Skłodowska Curie (1867 – 1934)
Sulla vita e le esperienze dei Curie sono state scritte biografie memorabili. Mi limito a segnalare solo quattro libri: Eugénie Cotton, I Curie – La vita il pensiero i testi esemplari, Accademia 1974 Emilio Segrè, Personaggi e scoperte della fisica – Da Galileo ai quark (Personaggi e scoperte della fisica contemporanea), Mondadori 1996 Bill Bryson, Breve storia di (quasi) tutto, TEA 2003 John Gribbin, L’avventura della scienza moderna (Libro Quinto. Tempi moderni), Longanesi 2004
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Post n°117 pubblicato il 07 Giugno 2011 da EdMax
Un sito eccellente di un'insegnante di matematica e scienze nella scuola secondaria di I grado, Prof.ssa Roberta Coianiz, "dedicato in particolar modo ai miei studenti presenti e passati, ma anche ai colleghi docenti". http://www.coianiz.org/ materiali didattici presentazioni PowerPoint; lezioni svolte con la lavagna multimediale (LIM) in formato Notebook; schede di laboratorio, di testo...; link ad altri siti sull'argomento specifico..., Software utili, Progetti, I pericoli del web...
E poi
La prof Roberta Coianiz mi segnala anche il sito http://www.anobii.com/
Dice Roberta: "Una volta iniziato, non potrai più farne a meno"... Che cos'è anobii? Una libreria virtuale, i nostri scaffali di libri, le nostre recensioni, la "lista dei desideri" che vogliamo avere nei nostri scaffali... Provate ad andarci e lo scoprirete!
Grazie alla collega Roberta Coianiz!
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Il Parto delle Nuvole Pesanti premiato con il David di Donatello dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ill Parto ha partecipato con Onda Calabra come Migliore Canzone per il film Qualunquemente di Antonio Albanese.
Il Parto in concerto a Bologna per i referendum
Inizia sabato 18 h.21,00 a il Magnagrecia – Onda Calabra Tour Estate 2011 e prosegue giovedì 23 h. 22,00 alla Festambiente di Vicenza. A seguire Il Parto sarà in concerto sabato 25 h.21,30 aSan Ginesio (Mc) nell'ambito dell'importante Festival dell'Alimentazione Biologica che si svolgerà nella bellissima cornice del borgo maceratese che fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia. Il concerto sarà preceduto nel pomeriggio dalla proiezione del film sui paesi abbandonati "I colori dell'abbandono" di Paolo Taddei con il Parto delle Nuvole Pesanti.. Infine la band sarà in concerto domenica 26 h 22 al Festival Rock Party 2011 di Bovezzo (BS).
Intanto, oggi venerdì 10 giugno dalle h.21,00 alle h.24,00 il Parto sarà a Bologna in Piazza Maggiore per partecipare alla festa conclusiva della campagna referendaria per l'acqua pubblica e contro il nucleare. I banchetti delle Associazioni e dei Comitati che hanno sostenuto i referendum circonderanno la piazza mentre sul palco, oltre al PNP, saliranno vari testimonial, artisti e scrittori, tra cui gli Skiantos, il poeta Stefano Tassinari, il dj Marco Odorici e la cantautrice Ivana Cecoli. Salvatore De Siena in conferenza stampa ha sottolineato l'impegno del Parto in questi mesi a fianco dei tanti giovani e l'importanza dei referendum come pietra miliare di una nuova “democrazia partecipata”. Condurrà la serata Eraldo Tura. In programma anche gli interventi dei due comitati referendari che lanceranno alla città l’ultimo appello al voto.
Recuperato il videoclip del brano originale di Onda Calabra che era stato oscurato su youtube. Il produttore Zoropa ha gentilmente autorizzati alla pubblicazione. L'album magnagrecia del Pnp si è classificato al 5° posto nella classifica del Premio Nazionale Citta' di Loano per la musica tradizionale italiana. Il premio come Miglior Album 2010 é stato assegnato al disco Sopra i tetti di Firenze – omaggio a Caterina Bueno di Riccardo Tesi e Maurizio Geri.
Un caro saluto a mio fratello Mimmo Crudo, bassista del Parto delle Nuvle Pesanti!
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Cabri – Géomètre (vers. II Plus) Costruzione di quattro triangoli rettangoli (in un rombo) ruotati di un angolo attorno a un punto
Tracciare una retta r Tracciare una retta s perpendicolare a r Considerare un punto A sulla retta s Costruire il punto C simmetrico di A rispetto alla retta r Considerare un punto B sulla retta r Costruire il punto D simmetrico di B rispetto alla retta s Costruire il rombo ABCD Costruire nel rombo quattro triangoli rettangoli di diversi colori Considerare il punto medio dell’ipotenusa di ciascuno dei quattro triangoli rettangoli (K, L, M, N) Costruire un segmento PQ e un punto X su di esso Misurare le distanze PX e PQ Impostare la proporzione PX : PQ = alfa : 360, da cui alfa = PX*360/PQ Calcolare il valore di alfa Ruotare i quattro triangoli rettangoli attorno ai punti medi delle rispettive ipotenuse dell’angolo alfa Animare il punto X (solo in Cabrì) EdMax |
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Brazil: DJAVAN
[Alcuni album di Djavan in ordine di apparizione dalla mia CDteca] Malàsia: è sicuramente uno degli album più coinvolgenti di Djavan: Il CD, regalatomi da mio fratello Mimmo il 14/11/1996 con la dedica «Con tanto sound!», comprende in particolare la ormai mitica Nem Um Dia, la struggente ballad Nao Deu..., la bellissima Tenha Calma e la coinvolgente latina Irmà de Neon; poi il lirismo di Cordilheira, di Correnteza e, soprattutto, di Sorri, la bellissima Smile di Charlie Chapllin; il brano che dà il titolo all'album, Malàsia, riflette la duplice natura di Djavan: una tecnica armonica notevole, frammista al tipico folclore ritmico che supera le barriere geografiche. Coisa de Acender: semplicemente stupenda A Rota do Individuo (Ferrugem) che apre l'album; delirio del pubblico per Boa Noite e Se..., mentre le bellissime Violeiros, Outono e Alivio tradiscono il sottile e delicato lirismo folcloristico di Djavan; infine Andaluz che, come al solito, supera gli steccati geografici. Meu Lado: il "lato" di Djavan in cui si riconosce chiaramente la sua tradizionale ritmica africana, anche se in mezzo a percussioni e voci ci regala il blues Segredo e la ballad Topazio, oltre alla latina Asa (notevole la cover dei Manhattan Transfer). Ao Vivo (volumes 1 e 2): è stata la rivelazione! Il Djavan ascoltato in auto, treno, soffitta, letto, scrivania e bagno, ora è dal vivo! Non riesco a descrivere le sensazioni che ho vissuto quando andai a comprarlo in un negozio in via Indipendenza a Bologna. Per me quel momento è stato una tappa della mia vita, un traguardo che qualche anno dopo avrei raggiunto facendo semplicemente click con un mouse! Che oggi sia possibile trovare tutto in rete non offre sicuramente le emozioni che ho vissuto quel giorno di tredici anni fa! Ma veniamo al doppio CD, in cui sono raccolti praticamente i successi più celebrati di Djavan (alcuni dei quali suonati solo da Djavan). Il CD 1 comprende brani ormai strafamosi come Samurai, Azul, la sempre bellissima Meu Bem-Querer (segnalo in particolare la versione di Caetano Veloso e quella del mio amico Luciano), la già citata Nem Um Dia (questa volta con assolo di chitarra), la latina Serrado e le superlative Oceano e Acai; la portoghese Fato Consumado e la romantica Amar e Tudo chiudono il CD1. Il CD2 comprende, fra gli altri, Faltando Um Pedaco, Esquinas e la dolcissima Eu Te Devoro; quindi, Se..., il latin-rap A Carta, Boa Noite e, ovviamente, Sina, molto veloce e aggressiva (secondo me una delle versioni meno coinvolgenti); infine, Petala e la bella ballad Um Amor Puro. Meus Momentos: raccoglie successi di Djavan come Meu Bem-Querer, la psichedelica A Ilha, la latina Serrado e la "canzoncina" La Lambada de Serpente; quindi, alcuni dei cavalli di battaglia di Djavan, cioè Flor-De-Lis, Acai, Alumbramento e Sina. Novena: non mi pronuncio in quanto poco ascoltato. Milagreiro: un brano su tutti, Meu. Ascoltate questa versione in http://www.youtube.com/watch?v=95QFCraSwjQ Djavan: uno dei più belli! Oceano, Vida Real, Cigano, Aviao, Mal de Mim... cosa volete di più? Bicho Solto: comprende, oltre Eu Te Devoro e Meu Bem-Querer, anche le meravigliose Passou, Passaro e Retrato Da Vida Eccetera!!! EdMax |
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Il grande Archimede (di Mario Geymonat) [http://www.sandrotetieditore.it/archives/237]
La storia del siracusano Archimede raccontata con numerose citazioni. Ovviamente, occorre distinguere tra fatti e leggende, come ricorda Geymonat. (Questa recensione la trovi anche in http://www.anobii.com/01c264d2ee874a27cb/comments?public=0) EdMax |
