Romanzo scientifico

Matematica e scienza: un romanzo

Creato da EdMax il 13/03/2011

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

silvianeriniMargherita281028EdMaxmimmominunnieastvillagecaterina.stillitanodiletta.castellifenormone0cloud.9remulettochicauto_2015amorino11IrrequietaDDJ_Ponhzi
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 15/07/2014

Ettore Majorana

Post n°172 pubblicato il 15 Luglio 2014 da EdMax

Ettore Majorana (di Luisa Bonolis, Quaderni delle Scienze)

Majorana

«Sono questi i pochi documenti certi della vicenda. Tutte le testimonianze raccolte successivamente attorno al caso si riveleranno dubbie e inaccertabili. Suicidio? Fuga in un altro paese? Rifugio in un luogo segreto?». Luisa Bonolis racconta le vicende di Majorana (nato nel 1906 a Catania) legate al gruppo di via Panisperna, ai grandi fisici quantistici e relativistici che ebbe modo di conoscere personalmente, ai "neutrini di Dirac e Majorana", al viaggio in Germania, all'"avidità espansionistica di Hiltler".

E infine, con lucida scrittura, alla "Solitudine e scomparsa", come recita l'ultimo capitolo.

 
 
 

Capire davvero la relatività

Post n°173 pubblicato il 15 Luglio 2014 da EdMax

Daniel F. Styer, Capire davvero la relatività

Capire davvero la relatività

«All'aumentare della velocità con cui si muove l'orologio, l'effetto diventa più evidente. Se per i nostri orologi passa un'ora, per un orologio che si muove:

- a ½ c passano 52 minuti;
- a 3/5 c passano 48 minuti;
- a 4/5 c passano 36 minuti;
- al 99,9% di c passano 8,05 minuti.
Perché fermarsi qui? E se l'orologio si muovesse alla velocità della luce c? O a una velocità doppia?»

[Daniel F. Styer, Capire davvero la relatività, Zanichelli, p.59]

 
 
 

Calvino

Post n°174 pubblicato il 15 Luglio 2014 da EdMax

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore

Calvino

«Hai con te il libro che stavi leggendo al caffè e che sei impaziente di continuare, per poterlo poi passare a lei, per comunicare ancora con lei attraverso il canale scavato dalle parole altrui, che proprio in quanto pronunciate da una voce estranea, dalla voce di quel silenzioso nessuno fatto d’inchiostro e di spaziature tipografiche, possono diventare vostre, un linguaggio, un codice tra voi, un mezzo per scambiarvi segnali e riconoscervi».

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963