Un deserto che conosco Tutta mia la città… - Equipe 84- ... lontana dai consueti rumori che verranno, sempre uguali, sempre sordi. Incorniciata come un quadro d’autore che si diverte a spennellare con tratti puliti e leggeri respira in silenzio ... ... e io con lei. Intrecci di strade di solito ingarbugliate e pestate da mille ruote in un andirivieni di suoni e colori pronti ad abbagliare come le illusioni delle vetrine piene di banalità e ora abbassate respirano in silenzio ...... e io con loro. Balconi chiusi, qualche passo risuona sui marciapiedi, poche auto rombano sull’asfalto. Il cupolone del campanile scandisce le ore.Un raggio di sole prima timido poi più sicuro disegna ghirogori di ombre fra chiari e scuri.L’aria frizzantina scherza giocherollona con la mia pelle assetata di sole. Gorgoglia la caffettiera.
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Un deserto che conosco Tutta mia la città… - Equipe 84- ... lontana dai consueti rumori che verranno, sempre uguali, sempre sordi. Incorniciata come un quadro d’autore che si diverte a spennellare con tratti puliti e leggeri respira in silenzio ... ... e io con lei. Intrecci di strade di solito ingarbugliate e pestate da mille ruote in un andirivieni di suoni e colori pronti ad abbagliare come le illusioni delle vetrine piene di banalità e ora abbassate respirano in silenzio ...... e io con loro. Balconi chiusi, qualche passo risuona sui marciapiedi, poche auto rombano sull’asfalto. Il cupolone del campanile scandisce le ore.Un raggio di sole prima timido poi più sicuro disegna ghirogori di ombre fra chiari e scuri.L’aria frizzantina scherza giocherollona con la mia pelle assetata di sole. Gorgoglia la caffettiera.