C'est la Vie

presunto colpevole o colpevole d'innocenza?


...poco cambia.
Quando si insinua un sospetto tutto pare confermare le ipotesi più noir. E se qualcosa non torna, pazienza. Si cercheranno minuziosamente elementi probatori. Aumenteranno i teste: quelli che all’inizio non avevano il coraggio di parlare, documentano con circostanziata precisioni dettagli rilevanti. Atmosfere truci, fabula e intreccio in racconti che neppure la mente di Montalbano riuscirebbe a districare. Perché qui nulla è frutto della fantasia di Camilleri. Tutto è tragicamente vero. E condannabile ancor prima di essere giudicato. Si teme l’inquinamento delle prove, si istruisce il processo, si rinvia, si va in Appello e pure in Cassazione. Alle volte si trova il capro espiatorio, altre ci si perde fra perizie in un andirivieni di peripezie. Passano talmente tanti anni e talmente tanti indulti che alla fine si confondono i fatti. Da Stasi a Bossetti, da Amanda e Sollecito alla Panarello. La cronaca degli orrori pullula Le pagine dei giornali, pure; i TG anche; i programmi fanno audience e gli avvocati soldi. La gente s’indigna, accusa e non assolve. Poi però dimentica anche chi,  e sono tanti, troppi, ha pagato per un sospetto mal gestito che è diventato poi condanna ferrea... ...e la giustizia stenta a sentenziare.