" è vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; e a eccezione di apposite sale fumatori, nelle quali può anche essere servito cibo. " 16 gennaio 2003 n. 3 art. 51 La legge antifumo o legge Sirchia è stata accolta allora con non poche polemiche. Chi ventilava la perdita di clienti, chi s’attrezzava con posaceneri e poltroncine sotto il porticato, chi pensava ai lunghi viaggio in aereo o in treno fra crisi di astinenza e nervosismo e chi si sentiva ghettizzato. Passano gli anni e tutto sommato anche al fumatore più incallito fa piacere entrare in un luogo pubblico e non sentire più l’odore di fumo fermo e depositato come polvere sulle pareti. Perché se il fumo è anche un piacere non è sempre ovvio che sia un piacere condiviso. Ma siccome il fumo fa male, poco, tanto o tantissimo, ecco che il monopolio di Stato per tutelare le case produttrici mette a disposizione del fruitore scritte che mirano al cuore. E sui pacchetti di sigarette si gioca al come spaventare di più, ma non si scriverà mai:*Lo Stato ha bisogno dei soldi dei fumatori.*
vietatissime le ' bionde' ;-)
" è vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; e a eccezione di apposite sale fumatori, nelle quali può anche essere servito cibo. " 16 gennaio 2003 n. 3 art. 51 La legge antifumo o legge Sirchia è stata accolta allora con non poche polemiche. Chi ventilava la perdita di clienti, chi s’attrezzava con posaceneri e poltroncine sotto il porticato, chi pensava ai lunghi viaggio in aereo o in treno fra crisi di astinenza e nervosismo e chi si sentiva ghettizzato. Passano gli anni e tutto sommato anche al fumatore più incallito fa piacere entrare in un luogo pubblico e non sentire più l’odore di fumo fermo e depositato come polvere sulle pareti. Perché se il fumo è anche un piacere non è sempre ovvio che sia un piacere condiviso. Ma siccome il fumo fa male, poco, tanto o tantissimo, ecco che il monopolio di Stato per tutelare le case produttrici mette a disposizione del fruitore scritte che mirano al cuore. E sui pacchetti di sigarette si gioca al come spaventare di più, ma non si scriverà mai:*Lo Stato ha bisogno dei soldi dei fumatori.*