C'est la Vie

io vivo *per * te


 E se il per fosse sinonimo di grazie a te? Significherebbe questo:lei, 39 anni, ha una malattia ai reni. Lui è sano e non accetta che lei finisca in dialisi. Iniziano un percorso tra indagini, ospedali, analisi e responsi. Passano tanti mesi. Passa Pasqua, passa Ferragosto e passa anche Natale. Da qualche giorno lui è ritornato al suo lavoro, lei ancora no, non può stancarsi, dice, ma ha vinto la sua battaglia contro la macchina della dialisi.Un amore che va oltre la complicità e la passione,  il desiderarsi e l'appagarsi l'uno dell' altra,  le coccole e le tenerezze,  i baci e gli abbracci. Che va oltre il gioco e il piacere della seduzione, ma che fa battere il cuore. Che supera le incomprensioni, gli egoismi, le liti banali, le sciocche prese di posizione e il gusto di far pace.
Un  amore che rompe gli schemi. Sconquassa la quotidianità. Resetta due vite in un doppio legame inscindibile. Per chi dona perché una * cosa * che gli appartiene viene levata dal suo corpo per continuare a sopravvivere nel corpo dell’altra. Per chi riceve perché la * cosa * dell’altro diventa *sua* : un corpo estraneo da accettare per continuare a vivere. - E se andasse male? E se non fosse compatibile? - Chissà quante volte durante quel loro lungo percorso, a entrambi chiusi nei propri silenzi  avrà martellato questo interrogativo. - E se non lo faccio che qualità di vita potrebbe avere la mia compagna?-Se lo sarà chiesto infinite volte lui. - E se  poi il mio corpo non sa far fronte a questo cambiamento, come potrei sentirmi ancora compagna di vita? -Se lo sarà chiesto infinite volte lei. Pensavo così ascoltandolo mentre, ancora pallidissimo, gli brillavano gli occhi di gioia. Una storia dura, una storia finita bene, ma una storia che però fa anche riflettere.   E intanto mi chiedevo e se mai , proprio mai, e  incrocio pure tutte le dita anche quelle dei piedi, mi trovassi in una situazione simile  che farei?   Rischierei il tutto per tutto …...e voi?