A tu per tu, occhi negli occhi ? Non pervenuto. Parrebbe che la tanto denigrata email perché considerata fredda, asettica e priva di emozioni, oggi , a 44 anni dalla sua nascita, venga rivalutata.
* Mandami una email *, lo dici al collega, per sveltire i tempi. Con una email avvisi, inviti, comunichi, ti tuteli. In tempo reale. Con una email dici anche *ti amo* e lo dici, stando alle risposte elaborate dal test di studiosi californiani, con parole più coinvolgenti, eccitanti e positive . Dentro quella chiocciolina si racchiuderebbe un alto livello di emotività. Molto maggiore di quanto hanno dimostrato le risposte fisiologiche, come le espressioni facciali e il linguaggio del corpo. Non passerebbe nessuna goffaggine o timidezza. Nessun rischio di impaperarsi. Il perché è presto detto: quando sei lì con la tastiera davanti pensi alle parole giuste, ci metti attenzione, modifichi quel termine che suona peggio e scegli quello più suadente.Solo quando il discorso fila , basta un click e il *ti amo* con tutta la sua passione arriva a destinazione e resta impresso, indelebile, salvato o scaricato. Insomma non è che le romanticherie non esistano più, hanno solo cambiato posto. Ne è convinta anche la mia amica che vive una storia d’amore a distanza. Ne sono meno convinta io che della email o dei messaggini faccio un uso parsimonioso e per necessità. E voi come vi rapportate con la comunicazione tecnologica? Sarei impicciona se vi chiedessi con quale mezzo dite, avete detto, direte * ti amo *…però sono
e pure curiosa - ma poco poco- , per cui se vi va… Io? né telefono, né email, né messaggini. Le carinerie d’amore vogliono la spontaneità delle parole e dei gesti non filtrati, a tu per tu, occhi negli occhi...