C'est la Vie

ad imperitura memoria


 La mia memoria si ferma al suo nome: Giovanni Leone e con gli occhi di bimba vedevo sulla sua testa la criniera dei suoi tanti capelli bianchi. Sentivo nonno che parlava di un certo Saragat  che c’entrava con la Resistenza e lo immaginavo forte e in più era pure un amico degli Americani. Sapevo che un tale Einaudi era stato presidente della Repubblica perché era scritto sul cartello della via in cui abitava la mia amica. Li immaginavo uomini potenti: capi di Stato, quasi immortali. Però uomini. Alcuni vivi, vegeti e operativi. Altri se ne sono andati  e quando morivano, come sempre succede, ogni miseria umana lasciava il posto al compianto e diventavano stimati eroi di patria. Perché allora non c’era Salvini che sparla senza pudore fosse anche solo in nome della verità. Moderare le parole non è ipocrisia ma  rispetto prima verso l’uomo, poi verso il presidente, infine anche verso la sua famiglia. Comunque sia gli anni passano, anche io cresco e altri presidenti si susseguono.  
Ognuno di loro ha segnato un pezzetto della scena politica italiana. La Storia però fa giustizia da sé e toglie gli ori falsi e le medaglie tarocche. Quale presidente della Repubblica Italiana , secondo voi, sarà ricordato ad imperitura memoria dai nostri nipoti nel bene o nel male?