C'est la Vie

le calze a rete han preso già il posto dei libroni


Se ne parlò tanto allora delle ragazzine di 15 anni, studentesse acqua e sapone la mattina, che avevano rapporti sessuali a pagamento con uomini adulti e insospettabili per comprarsi un vestito nuovo o un telefonino e che travolsero l’intero quartiere Parioli. L'organizzatore di questo giro di baby squillo, così è piaciuto chiamarle,  fu condannato a 9 anni e quattro mesi. Se ne riparla qualche giorno fa quando il giudice non si cura del risarcimento di 20.000 euro chiesto da una delle  allora 15enni. Il giudice, oggi,  condanna colui che ha usufruito e beneficiato delle prestazioni erotiche un po’ trasgressive,  forse,  consenzienti , di certo,  a due anni senza attenuanti e sospensione di pena e gli vieta qualsiasi incarico in ambienti frequentati da minori . Gli sconta i 20.000 euro richiesti e gli  intima di pagare un risarcimento morale: 30 libri. Ma non sono 30 libri comuni. Sono 30 libri sull'identità femminile. Lei, la ragazzina un po' acerba e un po' navigata, leggerà Oriana Fallaci, Virginia Woolf e Emily Dickinson, Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg. Perciò nessun euro fra sue le mani, ma copertine e pagine scritte in stretto nelle quali la giovane " possa trovare una lezione morale ."  
E intanto il tempo se ne vae non si sentepiù bambina. Si cresce in fretta alla sua età,non ce ne siamo accorti  prima.E intanto il tempo se ne vatra incontri e clienti. Le calze a rete han preso giàil posto dei libroni.
  Ne parlavamo fra di noi.  Domandava  lei : * Ma secondo voi quella legge i 30 libri?* Gli dava manforte l’altro: * Macchè, non li legge no! Quella se li vende al mercatino dell’usato * Rispondeva quella: * Sbagli a pensare ai 30 libri come fine ultimo: è il messaggio che il giudice ha voluto mandare che è da elogiare. Un modo legale per educare.  * Diceva lui: * Già, la pecorella smarrita…  Piantiamola di vedere 'ste ragazzine come vittime: sanno quello che vogliono e come ottenerlo. La vittima in caso è lui: una sco---a hai visto quanto gli è costata...* poi continuava, ma ometto, per decenza.   E voi come vedete 'sta sentenza? Educativa? Impropria e idealista? Equa?