C'est la Vie

*rimbocchiamoci le maniche*


… non come fiction ma nella realtà. Nella puntata di ieri sera una *faccio tutto io* sindaco,  boicottata da ogni parte,  si trova a dover gestire la caduta di un soffitto nella scuola del suo paesello. Detto fatto, senza troppe consultazioni, fa spostare le intere classi  e  le lezioni riprendono regolarmente. In un sopralluogo fortuito dal caso addirittura lì in bella mostra, sopra un banco, tra i pezzi di cemento, pavoneggia il gancio in ferro che non ha tenuto al tempo. In quattro e quattr’otto si trovano i responsabili dei mali lavori. Sistemeranno tutto a loro spese. Quanto sono bellamente false le fiction… Perché nella  realtà le cose non vanno affatto così: ne abbiamo prova in questi tempi. Negli ultimi tre anni, lo dice l'associazione Cittadinanzattiva, nelle scuole italiane ci sono stati 117 crolli: 18 in Lombardia, 12 in Veneto, 11 in Sicilia, 10 in Toscana. Nessuna area del paese è stata risparmiata. Nessun ferito grave, per fortuna. Solo nel primo mese di questo anno scolastico le cronache raccontano di quattro crolli naturali.   Milano e Rho il 30 settembre.
E dire che lo scorso giugno lo stato di sicurezza dei soffitti era stato controllato: tutto a posto.  Il 60 per cento delle scuole italiane è stato costruito tra gli anni '50 e '60 con poca cura per i materiali e un abbondante uso di amianto, si legge in un rapporto sull'edilizia scolastica. Eppure da 2 anni a questa parte un su di lei  che non doveva essere solo buona scuola , ma anche bella scuola
 s'è investito tanto: oltre 400 milioni di euro per gli istituti di tutta Italia. E ci  ritroviamo che di buono ha poco, che il bello è un optional di cui si può fare a meno,  ma è sulla sicurezza che ci sono forti lacune.Intanto sulle responsabilità cade ancora un silenzio tombale.