C'est la Vie

home sweet home?


 Spiaggiati  sul divano mentre un film scorre sullo schermo al LCD, o con della buona musica che allieta il dopo cena, una coperta calda e morbida da dividere possibilmente in due  è il quadro che emerge da un sondaggio. Che i sondaggi siano spesso di parte non è una novità: ne abbiamo avuto prova in più occasioni. Comunque sia,  secondo una ricerca eseguita dalla società Deliveroo che si occupa di consegne a domicilio,  parrebbe che il 71% degli italiani preferisca trascorrere le serate in casa complice anche il ritmo spesso convulso con cui si affrontano le giornate. Un'abitudine comune non solo agli adulti ma anche ai più giovani che abbassando di 10 punti la percentuale  preferisce passare una serata tra le mura domestiche piuttosto che uscire, incontrare gente, fare baldoria. Qualcuno dice: *bastano pochi click e sono connesso comunque al vasto mondo di Internet.* Per tutti quasi sempre ci sono ottimi pretesti per non uscire: si dice ce ne siano 101.
Primo fra tutti : *  troppo freddo, troppo caldo, troppo ventoso, troppo afoso.* Segue la pigrizia e  la poca voglia di dover scegliere l’abbigliamento. Spesso ci si lancia in scuse di ogni tipo, probabili, plausibili o tarocche.Le più gettonate:                           * domani devo alzarmi presto*                                                  * non mi sento tanto bene*                                                                             * ho altri programmi, non posso venire *                                     * ho avuto una giornataccia e domani temo sarà peggio* Parrebbe che per gli inglesi *home sweet home* sia un'abitudine da non spezzare, meno per gli spagnoli spaccati letteralmente a metà fra i casalinghi e i vagabondi. Home sweet home o pigro pigrissimo stanno alla base del non uscire? Vi ci ritrovate in questo dipinto di società casalinga?