monnezza!E intanto Roma paga profumatamente la puzza dei rifiuti mentre l’Austria s'arricchisce due volte. Partirebbero tre container a tenuta stagna alla settimana destinazione Zwentendorf che attraversano le Alpi per milleeduecentochilometri. Ogni carico è di circa 700 tonnellate di rifiuti e costa alla collettività circa 138 euro a tonnellata più le spese di viaggio. Facendo due conti, mentre Roma spende 14.000.000 di euro l'anno in Austria s'illuminano 170.000 case perché i rifiuti prodotti dai romani vengono bruciati e convertiti in gas che genera vapore. Il vapore, incanalato nella vicina centrale elettrica, si trasforma in energia che va ad alimentare i paesini austriaci.*Ripulire la capitale spedendo i rifiuti a 1000 chilometri di distanza può sembrare un controsenso, ma rientra negli sforzi dell’Unione europea per aiutare le città a ridurre la quantità di immondizia che finisce nelle discariche.* dicono e continua il direttore della centrale di smaltimento rifiuti della ENV *Non è assurdo: l’alternativa sarebbe continuare a conferire i rifiuti nelle discariche già stracolme e produrre così emissioni di metano con un forte impatto in termini di emissioni di CO2. E’ molto meglio spedirli.* E non è la prima volta che succede: ricorderete senz'altro l'inceneritore in Germania che bruciava gli ecoballe napoletani. Di chi sia la colpa, ormai poco importa. Città che producono più rifiuti di quanti ne possano gestire; controsensi che diventano normalità ecosostenibili ; amministrazioni che non sanno amministrare. E' proprio vero che il denaro non ha odore... neppure di immondizia...