Ci fanno sorridere e anche vergognare. Qualcuno arrossisce, qualcun altro sprofonderebbe. Eppure ci rendono così umani e spontanei perché non sono mai intenzionali. Non ci piace farle e spesso nell’esasperato quanto maldestro tentativo di ovviarle rincariamo la dose. A poco serve ripetersi: prima di parlare, pensaci, perché negli anni di figuracce se ne fanno parecchie. Molte si perdono nei meandri della memoria, altre si ricordano con benevolenza, alcune con imbarazzo. Ne parlavamo fra di noi. Quello ricorda la volta in cui mandò un sms tra l’osè e l’erotico a Marina, la sua collega, e non a Mar t ina perché il contatto sulla rubrica del cell. stava un posto sotto e nella fretta refuso fu. Lei alle casse automatiche con una fila chilometrica scoprì che la transazione non gli era consentita e dovette lasciare lì il mucchio di acquisti. A lui viene in mente una riunione importante di un lavoro importante con gente importante e il suo russare così sonoro che il relatore si fermò. Aprendo gli occhi all’improvviso, un numero imprecisato di occhi lo fissavano in silenzio. Quella non ce la fa dimenticare l' imbarazzo in palestra quando, dentro in doccia, realizzò che di essersi dimenticata nel borsone l'asciugamano. Io? La feci tempo fa a una festa di compleanno di mia figlia. Quando suonarono alla porta, mi trovai davanti una signora che disse: "Sono venuta a prendere *Maria*" e io : " *Mariaaa!* la nonna è venuta a prenderti" . Da dietro sentii una voce piatta, ferma e scocciata. * Non sono la nonna, sono la mamma*
come siamo umani, noi ...
Ci fanno sorridere e anche vergognare. Qualcuno arrossisce, qualcun altro sprofonderebbe. Eppure ci rendono così umani e spontanei perché non sono mai intenzionali. Non ci piace farle e spesso nell’esasperato quanto maldestro tentativo di ovviarle rincariamo la dose. A poco serve ripetersi: prima di parlare, pensaci, perché negli anni di figuracce se ne fanno parecchie. Molte si perdono nei meandri della memoria, altre si ricordano con benevolenza, alcune con imbarazzo. Ne parlavamo fra di noi. Quello ricorda la volta in cui mandò un sms tra l’osè e l’erotico a Marina, la sua collega, e non a Mar t ina perché il contatto sulla rubrica del cell. stava un posto sotto e nella fretta refuso fu. Lei alle casse automatiche con una fila chilometrica scoprì che la transazione non gli era consentita e dovette lasciare lì il mucchio di acquisti. A lui viene in mente una riunione importante di un lavoro importante con gente importante e il suo russare così sonoro che il relatore si fermò. Aprendo gli occhi all’improvviso, un numero imprecisato di occhi lo fissavano in silenzio. Quella non ce la fa dimenticare l' imbarazzo in palestra quando, dentro in doccia, realizzò che di essersi dimenticata nel borsone l'asciugamano. Io? La feci tempo fa a una festa di compleanno di mia figlia. Quando suonarono alla porta, mi trovai davanti una signora che disse: "Sono venuta a prendere *Maria*" e io : " *Mariaaa!* la nonna è venuta a prenderti" . Da dietro sentii una voce piatta, ferma e scocciata. * Non sono la nonna, sono la mamma*