E lo può ben dire, a ragione, oggi Renzi. Sì, perché con quella botta di no con cui la maggioranza di italiani l'aveva mandato a casa, sperando, credendo, illudendosi che di lui si perdessero le tracce, politicamente parlando, fin da subito hanno dovuto ricredersi. Il governo Gentiloni infatti è ed è stato il governo Renzi. Unica differenza: con Gentiloni Premier è calato sostanzialmente il numero di presenzialismi più o meno spettacolari. Grazie ai no, comunque, oltre alle polemiche infruttuose, è uscito definitivamente dal PD lo zoccolo duro di sinistra di cui oggi non ha più senso parlare perché l'ideologia abbracciata è fuori tempo ed è maturato un PD moderato. Immaginate Matteo Renzi mentre canta Bandiera Rossa con il pugno sinistro alzato? Sarebbe buffa cosa, non trovate? Un nuovo PD che potrebbe – chissà se il condizionale è d’obbligo - cercare larghe intese a 3_centossessantagradi sulla legge elettorale. Che ci piaccia o no, ora Renzi è segretario del PD. Incontestabilmente votato. Con un ampio margine di vittoria. E come tutti i segretari di partito ha diritto a candidarsi alla Presidenza del Consiglio alle prossime elezioni che potrebbero avvenire a ottobre. Un ottobre non certo rosso perché il PD ha perso il suo colore tradizionalmente concepito. Di qui la probabilità che Renzi venga eletto Presidente del Consiglio. Qui lo dico e qui lo nego, a oggi , la scena politica non contempla candidati di altri partiti carismatici.
i * no * che aiutano a crescere
E lo può ben dire, a ragione, oggi Renzi. Sì, perché con quella botta di no con cui la maggioranza di italiani l'aveva mandato a casa, sperando, credendo, illudendosi che di lui si perdessero le tracce, politicamente parlando, fin da subito hanno dovuto ricredersi. Il governo Gentiloni infatti è ed è stato il governo Renzi. Unica differenza: con Gentiloni Premier è calato sostanzialmente il numero di presenzialismi più o meno spettacolari. Grazie ai no, comunque, oltre alle polemiche infruttuose, è uscito definitivamente dal PD lo zoccolo duro di sinistra di cui oggi non ha più senso parlare perché l'ideologia abbracciata è fuori tempo ed è maturato un PD moderato. Immaginate Matteo Renzi mentre canta Bandiera Rossa con il pugno sinistro alzato? Sarebbe buffa cosa, non trovate? Un nuovo PD che potrebbe – chissà se il condizionale è d’obbligo - cercare larghe intese a 3_centossessantagradi sulla legge elettorale. Che ci piaccia o no, ora Renzi è segretario del PD. Incontestabilmente votato. Con un ampio margine di vittoria. E come tutti i segretari di partito ha diritto a candidarsi alla Presidenza del Consiglio alle prossime elezioni che potrebbero avvenire a ottobre. Un ottobre non certo rosso perché il PD ha perso il suo colore tradizionalmente concepito. Di qui la probabilità che Renzi venga eletto Presidente del Consiglio. Qui lo dico e qui lo nego, a oggi , la scena politica non contempla candidati di altri partiti carismatici.