Il fatto: nel 2005 il Comune di Roma acquistò da un collezionista italiano una prestigiosa collezione di giocattoli costruiti fra il 1860 e il 1930. L’anno successivo la collezione si arricchì di altri 500 pezzi. Nel 2011 a Roma fu allestito un deposito di 33.000 oggetti tutti in perfetto stato e con meccanismi funzionanti. Ci sono 43 case di bambola, 100 giochi da tavolo, 92 giochi da costruzione, teatrini e soldatini. Più della metà sono di fabbricazione tedesca e il resto si divide tra giochi di manifattura francese, italiana, inglese e americana. Provengono dal mercato antiquario o direttamente da privati con tanto di nome del bimbo che vi ha giocato. Un piccolo grande tesoro. L'intera raccolta doveva diventare il futuro "Museo del Giuoco e del Giocattolo" da allestire nelle storiche scuderie reali di Villa Ada Savoia che per l'occasione sarebbe state completamente ristrutturata. Ma il Museo non è mai stato realizzato ed i giocattoli dal 2011 si trovano nel deposito.
Cimeli di vita vissuta
Il fatto: nel 2005 il Comune di Roma acquistò da un collezionista italiano una prestigiosa collezione di giocattoli costruiti fra il 1860 e il 1930. L’anno successivo la collezione si arricchì di altri 500 pezzi. Nel 2011 a Roma fu allestito un deposito di 33.000 oggetti tutti in perfetto stato e con meccanismi funzionanti. Ci sono 43 case di bambola, 100 giochi da tavolo, 92 giochi da costruzione, teatrini e soldatini. Più della metà sono di fabbricazione tedesca e il resto si divide tra giochi di manifattura francese, italiana, inglese e americana. Provengono dal mercato antiquario o direttamente da privati con tanto di nome del bimbo che vi ha giocato. Un piccolo grande tesoro. L'intera raccolta doveva diventare il futuro "Museo del Giuoco e del Giocattolo" da allestire nelle storiche scuderie reali di Villa Ada Savoia che per l'occasione sarebbe state completamente ristrutturata. Ma il Museo non è mai stato realizzato ed i giocattoli dal 2011 si trovano nel deposito.