Erano chiamati visionari, eppure gran parte delle pre_visioni dell' inizio del XX secolo si sono dimostrate curiosamente azzeccate, quantomeno in linea generale visto che si basavano su conoscenze tecnologie dell'epoca.Nel 1918 le aspettative di futuro erano riposte tutte in quella nuova strepitosa magia: la corrente elettrica.Per gli uomini di un secolo fa gli spostamenti erano un'ossessione. La Ford aveva inaugurato da soli 4 anni la prima catena di montaggio di automobili: sfornava circa 5.000 veicoli l'anno. I futurologi americani raccontavano che l'auto del futuro sarebbe stata completamente impermeabile, capace di funzionare in ogni condizione atmosferica, calda in inverno, fresca d'estate, con fiancate e tettuccio di vetro e senza volante. Erano sicuri che da lì a 100 anni ogni famiglia ne avrebbe posseduta almeno una.Le altre frontiere da conquistare erano il cielo e il mare: per questo alla fine del 1800 i più arditi pensatori si erano immaginati sottomarini trainati da balene e mezzi volanti appesi a grandi uccelli. Gli studiosi fantasiosi di allora descrivevano apparecchi capaci di mostrare in ogni casa le rappresentazioni che si svolgono nei teatri e dispositivi che mostravano in diretta a migliaia di chilometri di distanza le battaglie e gli eventi catastrofici ma anche che mettevano in comunicazione genti lontane. Ed ecco la prima idea di videochiamata.
Loro sì che la sapevano lunga!
Erano chiamati visionari, eppure gran parte delle pre_visioni dell' inizio del XX secolo si sono dimostrate curiosamente azzeccate, quantomeno in linea generale visto che si basavano su conoscenze tecnologie dell'epoca.Nel 1918 le aspettative di futuro erano riposte tutte in quella nuova strepitosa magia: la corrente elettrica.Per gli uomini di un secolo fa gli spostamenti erano un'ossessione. La Ford aveva inaugurato da soli 4 anni la prima catena di montaggio di automobili: sfornava circa 5.000 veicoli l'anno. I futurologi americani raccontavano che l'auto del futuro sarebbe stata completamente impermeabile, capace di funzionare in ogni condizione atmosferica, calda in inverno, fresca d'estate, con fiancate e tettuccio di vetro e senza volante. Erano sicuri che da lì a 100 anni ogni famiglia ne avrebbe posseduta almeno una.Le altre frontiere da conquistare erano il cielo e il mare: per questo alla fine del 1800 i più arditi pensatori si erano immaginati sottomarini trainati da balene e mezzi volanti appesi a grandi uccelli. Gli studiosi fantasiosi di allora descrivevano apparecchi capaci di mostrare in ogni casa le rappresentazioni che si svolgono nei teatri e dispositivi che mostravano in diretta a migliaia di chilometri di distanza le battaglie e gli eventi catastrofici ma anche che mettevano in comunicazione genti lontane. Ed ecco la prima idea di videochiamata.