C'est la Vie

Scienza batte Natura?


 Niente è più dolce dell'immagine di una mamma che allatta al seno il proprio bimbo: non si sa chi dei due dà e chi invece riceve. E’ la Natura che si manifesta in tutta la sua vitale forza.
Tante volte però la scienza ha la pretesa e l'orgoglio  di sostituirsi. Ed è quello che avvenuto a N.Y. Per la prima volta nella storia una transgender allatta al seno un bambino. Grazie a una combinazione massiccia e sperimentale  di ormoni,  è riuscita a produrre una  quantità di latte sufficiente a sfamare per 3 mesi e mezzo suo figlio, un bimbo avuto dalla sua compagna. Il caso appare sulla rivista 'Transgender Health' e viene riportato nella letteratura medica con la soddisfazione che solo una conquista sa dare. Sarebbe, dice l’equipe statunitense,  un'opportunità non solo per transgender, ma estendibile a tutte quelle donne che non possono allattare. Il latte materno indotto e prodotto però  non è stato ancora analizzato, quindi i medici non sanno se abbia lo stesso mix di componenti del latte delle neomamme. Intanto però il bimbo con quel latte agli ormoni è svezzato. Una conquista così si presta a  molti dubbi. Di salute ma soprattutto etici. Fino a che punto la scienza può e deve spingersi? E’ un andare contro natura? E ancora:  vale la pena sfamare un bimbo a dosi  importanti di ormoni o, laddove fosse necessario,  il classico e consolidato latte artificiale  resta comunque un gesto di meno egoismo e di più amore?