C'est la Vie

Niente costa tanto caro come l'essere poveri


 Costa perché è umiliante ammetterlo;  costa per dignità negata;   costa perché è mortificante raccattare cibo e  vestiti dentro i cassonetti;  costa perché è avvilente patire fame e freddo. Umanamente costa ancor di più quando la protagonista di una tristissima storia è una donna di 75 anni. Succede a Padova. Zona Arcella. In un supermercato. Lei, la signora sviene. Non è malata. E’ solo povera. Veste a cipolla perché non ha vestiti sufficientemente pesanti; soffre la fame e in casa per risparmiare sta al freddo. La pensione non le basta.  I sacrifici di una vita, la sua, si traducono in indigenza. Qualcuno, forse scetticamente, attribuisce un malore all'età, altri sostengono, forse cinicamente,  che un povero non dovrebbe andare al Supermercato visto che esistono i Discount. Alcuni si riempiono la bocca con  esiste la Caritas! e intanto stanno comodi dietro al loro pc al calduccio. Di anziani al limite della povertà assoluta ne abbiamo prova quasi quotidianamente.
Sono storie di solitudine e di degrado. Qualche tempo fa, sempre in quel ricco Nord Est tanto invidiato, un'anziana signora nel posteggio di un supermercato frugava  fra la merce eliminata e metteva in borsa scarti di ortaggi. Quando mi  vide provò imbarazzo. Anch'io provai imbarazzo. Era orgogliosa. Ci misi un bel po’ di tatto  per farle accettare un aiuto. Un giorno poi  mi disse : * Sai Elena, la medicina ha fatto passi da giganti; ci fanno vivere più a lungo ma tante volte mi domando a che pro?* Sono storie che devono indurci a riflettere. Quindi oggi  nessun ?  a conclusione. Solo un grosso  !   per esprimere tutta la vergogna e il disprezzo per  un Paese e per tutti quei Paesi che hanno la pretesa di sentirsi Grandi ma non sanno tutelare i loro cittadini .