C'est la Vie

Disinformati e felici: una scelta di sopravvivenza?


 "Non immaginate quanto stia meglio da quando  mi sono imposta  di non  leggere i giornali , nè di seguire i TG. Solo tragedie e bugie. Cronaca nera e società allo sfacelo. Meno angoscia, meno rabbia, meno tristezza."
Così diceva oggi la mia collega. E visto le notizie che ricoprono i quotidiani, è quasi impossibile darle torto. Complice la perdita di credibilità verso la professione  e l'onestà intellettuale  del giornalista, ecco il risultato della ricerca condotta dal Reuters Institute di Oxford:
Vi ci ritrovate in questo grafico ? O invece pensate che l’essere informati  su ciò che avviene nel nostro tempo sia comunque scelta vincente anche se non sempre sinonimo di leggerezza? E ancora, esistono argomenti che, leggendoli, vi risollevano il morale?