C'est la Vie

Notte prima degli esami


O meglio giorni prima dell’esame. Sono quelli che sto vivendo. Da mamma osservo le mie maturande alle prese con le tesine, con gli argomenti da studiare, da ripassare o da approfondire. Libri sparsi ovunque.  Faccio un tuffo all’indietro di 30 anni: un’era geologica fa e rivedo me diciottenne.Mi è rimasto un gran bel ricordo di quell’esame.Una giusta dose di adrenalina, ma nessuna  camomilla. Si studiava meno, sono pronta a giurarlo! Il voto era in sessantesimi; non c’era la terza prova;  non c’erano neppure i crediti; non c’era internet, ma il Bignami era un prezioso alleato; c ’era solo un commissario interno che poco poteva di fronte ai 3 esterni sconosciuti. Il giorno prima degli scritti  andai in piscina e non toccai libri, né vocabolari.Agli orali fui  fra gli ultimi  : i professori erano sfatti  dall’afa e cotti di argomenti. Qualcuno s’accendeva la sigaretta. Fu un’interrogazione indolore. Quella sera di estate calda e cangiante,  noi della 5°A   ci stendemmo su un prato a guardar le stelle e con la chitarra e i bonghi  cantammo La vita è adesso  aspettando  che sorgesse l’alba. Preludio di un nuovo inizio, ma anche degna conclusione di 5 anni importanti. E intanto facevo scorrere lo sguardo sui loro visi  un po' stanchi  ma  sereni. Consapevoli  che comunque è finito un percorso e che se ne aprirà un altro che si chiama futuro:  lì ci ripongono aspettative e speranze.
Amaramente, non  le invidio proprio , perché noi, allora, un sogno ce l’avevamo e riuscivamo a realizzarlo. Vi va di raccontarmi della vostra maturità o di qualsiasi altro esame che ricordate con affetto o come incubo?