C'est la Vie

Amor che nulla amato, amor perdona


Sono passati vent'anni dal giorno in cui scambiandosi le fedi si erano giurati amore eterno davanti a Dio. Dal loro amore nascono due figli. Poi le vicissitudini della vita li allontana. Nessun tradimento, nessuno screzio.Solamente quell’orribile sensazione di guardarsi  negli occhi e scoprirsi sconosciuti, stanchi e incapaci di ritornare complici. Consensualmente si separano. Poi divorziano. Civilmente entrambi si prendono le proprie responsabilità.
Un giorno lui incontra un'altra donna e s'innamora a tal punto che la vuole sposare però è talmente credente e cristiano che un matrimonio civile sarebbe inconcepibile. Spiritualmente si sentirebbe peccatore. Così chiede alla ex moglie l'annullamento del matrimonio rivolgendosi alla Sacra Rota.  Lei rifiuta. Era convinta, allora  di  quel  *sì*  pronunciato fra le lacrime di gioia e di  emozione e non si sente di rinnegarlo: sarebbe come buttare via un pezzo importante di se stessa. Lui insiste fino a quando le fa arrivare una richiesta legale, precisa e puntuale. Può un uomo - o una donna - per quanto credente_cristiano_praticante sia,  fare tabula rasa di tutto  cancellando  definitivamente  anni di vita e  di condivisone   e rendendo nulla anche la nascita   dei figli concepiti con e per amore in nome della fede e di Dio?