C'est la Vie

In Italia, all'improvviso


si  scopre il caporalato e lo sdegno è incontenibile. Da Nord a Sud, da Est a Ovest  tutti siamo schifati e disgustati. Pochi ricordano o vogliono ricordare la tristissima storia di  Paola Clemente, la bracciante agricola  di 49 anni , stroncata da un malore nelle campagne di Andria nel luglio 2015.Lei, insieme ad altre operaie,  veniva  portata nei campi a bordo dei pullman. Lei, come le altre,  percepiva  30 euro al giorno ed era al servizio dei caporali per 12 ore: dalle 3.30 del mattino, alle 15.30.  30:12= 2,5 euro all’ora Questo era il costo orario delle sue fatiche. Questo è sfruttamento.Questo è un cortometraggio che racconta di una drammaticità che non vorremmo nè sentire nè vedere nè sapere.  A pochi giorni dai  16   morti  nei  due incidenti stradali avvenuti a poco più di 48 ore di distanza l'uno dall'altro, mentre  si indaga per verificare  se le vittime fossero nelle mani di caporali,  tutti parlano.Pontifica Martina su L’Avvenire : "Il caporalato va sradicato, perché va garantita la dignità dei lavoratori.  Se davvero il governo è in grado di mettere in campo ulteriori interventi, li sosterremo senza se e senza ma. Ma a patto che siano azioni concrete, non slogan." Salvini annuncia "controlli a tappeto" per combattere lo sfruttamento dei migranti nei campi;  Conte cita la legge  varata da Renzi e in vigore  dal 2016, sottolineando come non sia "ragionevole introdurne un'altra: si tratta di integrarla appieno e di verificarla  oltre di  capire perché non ha prodotto gli effetti sperati". Parole  parole parole, troppe parole. Vane parole  per una piaga inumana e disgustosa di cui tutti sapevamo e sappiamo l’esistenza e la consistenza.
Che dite passata 'sta ondata di caldo,  di rabbia  e di disgusto, tutto tornerà  nella normalità e di caporalato se ne sentirà parlare alle prossime morti di poveri disgraziati bianchi, neri, gialli che siano?O invece l’Italia all’improvviso si desta e alza la testa?