C'est la Vie

Racconti di ordinaria gentilezza


 - Sapete cosa mi è successo oggi? - raccontava ieri la mia collega - un fatto che ha dell’incredibile:  ho parcheggiato nel posteggio XYZ e mentre stavo aprendo la portiera dell’auto mi si avvicina una tipa. Mi sorride e mi dice:" Senti, il mio biglietto scade fra 1 ora e mezzo.Se lo vuoi, te lo cedo"  E ha teso la mano. Lì per lì sono stata indecisa, poi le ho sorriso, l’ho preso e l’ho ringraziata.-        Perché la sconosciuta lo avesse fatto era la domanda che rimbombava sua nella mente : faticava a pensarlo come un gesto di sola gentilezza. Quasi che alle gentilezze gratuite e di un'estranea poi! non si sia più abituati.Sono convinta che tutti noi siamo stati soggetto o oggetto di quel sentimento che tanto piace e tanto fa bene ma
nel via vai di gente tutta
presa dentro i fatti  suoi
, non  c’è tempo per pensare ai piccoli gesti gentili che colorano e riempiono le nostre giornate. Per qualcuno anche un sorriso o un buongiorno alla fermata del tram è una gentilezza. A lei viene in mente di quella volta che davanti alla stazione una bici era per terra e  un passante fra tanti s’è fermato, l’ha raccolta e l’ha posizionata dentro gli appositi spazi. Ricordava lui di quella volta che in aperta campagna è rimasto con l’auto in panne e il cellulare l’aveva dimenticato a casa. Passavano i minuti. Passsava una Panda e i due ragazzi si sono fermati  e attivati per aiutarlo. Sulla gentilezza s'è scritto di tutto e di più: frasi e aforismi letti e riletti che sanno di troppo melenso e di troppo filosofico. Concretamente, avete ricevuto o offerto  una gentilezza inaspettata e ne siete rimasti particolarmente colpiti? Vi va di raccontarlo?