C'est la Vie

A proposito di malattie mortali


Quanto sciocca è stata mamma quando  mio fratello più grande prese il morbillo . Lei fece di tutto perché sia mia sorella sia io lo prendessimo.  Con mia sorella le andò bene, con me no. Dovette aspettare qualche anno e poi, contagiata dal fratello più piccolo,  mi ritrovai anch’io con tante macchioline rosse sul corpo  e la febbre alta. Guarimmo tutti e lei su un taccuino appuntò con sollievo:                              
                     Quel tempo era passato, non era un secolo fa. Era un passato relativamente recente. Lei però non sapeva che il morbillo poteva complicarsi in meningite, encefalite e danni permanenti al cervello. Probabilmente non lo sapeva neppure la vostra mamma e quasi sicuramente l’avete contratto anche voi perché il primo abbozzo di vaccino risale  al 1963. Eppure  siamo qui tutti sani e salvi a leggere che quest’anno in Europa sono morte di morbillo 37 persone e che ci sono stati 41.000 casi di malattia accertata. Dall’ inizio dell’anno in Italia ci sono stati  2.300 contagi e che negli ultimi 2 anni ci sono stati 12  decessi compreso l’ultimo a Trieste che ha colpito un 70enne. E, più o meno spaventati, siamo qui anche a disquisire  sull’importanza del vaccino che negli anni si è modificato e ha cambiato formula 'enne' volte ma che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha una copertura inferiore al 70 % “È inaccettabile avere nel 21esimo secolo malattie che avrebbero dovuto e potuto essere sradicate“, lo dice la Commissione europea. Non so a voi ma a me viene un  dubbio. Non è che per caso ci siamo indeboliti come razza e che se non abbiamo il vaccino pronto per ogni virus i nostri anticorpi non sanno rispondere? ...e intanto aspettiamo il vaccino per l’influenza perché anche quella può avere conseguenze letali e fatali