... liberami dalla depressione... fa' che trovi un lavoro... fa' che il mio matrimonio non cada a pezzi... liberami dal vizio del gioco. Sono queste, secondo gli ultimi dati, le richieste dei pellegrini che si recano a Lourdes, la grotta dei miracoli che da 160 anni e con 70 miracoli riconosciuti ha accolto milioni e milioni di malati, infermi , disabili. Li immaginiamo dentro treni bianchi assistiti da crocerossine e volontari, medici e infermieri specializzati con in cuore solo la tanta fede e l’immensa speranza. Oggi non è più così: i pellegrini scelgono il volo low-cost. Molti sono autosufficienti, altri in carrozzelle automatizzate e indipendenti anche negli spostamenti . Agli stanzoni da dodici letti preferiscono camerette da 2 letti. Negli anni, fra preghiere, fede e aspettative di guarigione, nel luogo di culto più rinomato sono sorti alberghi e negozi in una concentrazione che non ha pari in Francia: ci sono 110 costruzioni da mantenere e 300 dipendenti ai quali dare lo stipendio ogni mese. Gli introiti che ne derivano dai viaggi della speranza si aggirano intorno ai 20 milioni di euro all'anno. Qualche credente però ha dirottato i viaggi di fede verso Fatima o verso Medjugorje che è più economica. Da noi non ci sono Madonne così miracolose, ma c'è Padre Pio, San Francesco, Sant'Antonio da Padova e l'elenco potrebbe allungarsi. In ogni regione, o quasi, c'è un santuario cui confluiscono frotte di pellegrini mossi dalla fede o dalla speranza di ottenere una grazia o dalla gratitudine per la grazia ricevuta. Intanto, fuori dai santuari e dalla abbazie e dalle cattedrali prosperano rivendite di oggetti sacri e miracolosi, rimedi naturali prodotti da mani pure. Tutto questo poco c'entra con il credo religioso. Quanto si specula ovunque sulla fede e sulla disperazione e miseria umana, mi dicevo E allo stesso tempo, però, se il business è così prospero, significa che ai miracoli ci si crede ancora?
Madonnina mia...
... liberami dalla depressione... fa' che trovi un lavoro... fa' che il mio matrimonio non cada a pezzi... liberami dal vizio del gioco. Sono queste, secondo gli ultimi dati, le richieste dei pellegrini che si recano a Lourdes, la grotta dei miracoli che da 160 anni e con 70 miracoli riconosciuti ha accolto milioni e milioni di malati, infermi , disabili. Li immaginiamo dentro treni bianchi assistiti da crocerossine e volontari, medici e infermieri specializzati con in cuore solo la tanta fede e l’immensa speranza. Oggi non è più così: i pellegrini scelgono il volo low-cost. Molti sono autosufficienti, altri in carrozzelle automatizzate e indipendenti anche negli spostamenti . Agli stanzoni da dodici letti preferiscono camerette da 2 letti. Negli anni, fra preghiere, fede e aspettative di guarigione, nel luogo di culto più rinomato sono sorti alberghi e negozi in una concentrazione che non ha pari in Francia: ci sono 110 costruzioni da mantenere e 300 dipendenti ai quali dare lo stipendio ogni mese. Gli introiti che ne derivano dai viaggi della speranza si aggirano intorno ai 20 milioni di euro all'anno. Qualche credente però ha dirottato i viaggi di fede verso Fatima o verso Medjugorje che è più economica. Da noi non ci sono Madonne così miracolose, ma c'è Padre Pio, San Francesco, Sant'Antonio da Padova e l'elenco potrebbe allungarsi. In ogni regione, o quasi, c'è un santuario cui confluiscono frotte di pellegrini mossi dalla fede o dalla speranza di ottenere una grazia o dalla gratitudine per la grazia ricevuta. Intanto, fuori dai santuari e dalla abbazie e dalle cattedrali prosperano rivendite di oggetti sacri e miracolosi, rimedi naturali prodotti da mani pure. Tutto questo poco c'entra con il credo religioso. Quanto si specula ovunque sulla fede e sulla disperazione e miseria umana, mi dicevo E allo stesso tempo, però, se il business è così prospero, significa che ai miracoli ci si crede ancora?