C'est la Vie

In tempi di crisi


 
Si rottamano macchine, cellulari, elettrodomestici  a tasso 0 + incentivi. Ma anche  cartelle esattoriali senza perdere i benefici concessi dalla legge. Circolano voci che ci sia è anche chi rottama un partito. E poi ci sono loro,  alcuni  panettieri,  a cui è balenata un'idea: rottamare il pane. Il vantaggio per il consumatore è di evitare lo spreco senza buttare e per il commerciante di mantenere o incrementare  la  quotidiana clientela. Capita in tutte le famiglie di avanzare pane perché, presi dal timore che non ce ne sia mai abbastanza, si eccede in pagnotte e michette. E così ti ritrovi buste di pane vecchio. Un po' lo grattugi , mai si sa che non devi impanare. Un po' lo sminuzzi e lo passi al forno: ne escono crostini dai mille usi. Con qualche rosetta o filone, almeno in Veneto,  ci fai una torta: un "macafame" economico,  insipido  e di tradizione. E il resto? Finisce nell'umido. E di qui l’iniziativa dei fornai :  in quel di Pisa nei loro negozi i clienti possono riportare il pane del giorno prima e acquistare quello fresco a un prezzo scontato. A Varese, invece, il panettiere ritira il pane raffermo al prezzo di 30 centesimo al chilo. Qualche cliente prova una sorta di vergogna a riportare le rosette e le francesine avanzate. Qualcun altro trova geniale la scelta: quel pane che butteremmo verrà destinato alle mense dei poveri o dato a chi ha animali. E voi che ne pensate?Strategie creativa e intelligente o provocatoria?