C'est la Vie

Fra libri e lenzuola


Il fatto: Prato, primavera 2017. Un ragazzino di 13 anni prende lezioni in privato da un' insegnante - o forse infermiera-  di 35 anni, sposata.  I due fanno sesso e lei resta incinta.I genitori  dell'alunno querelano la professoressa per violenza sessuale. Nel 2018 nasce un bimbo. Epilogo: Le analisi sul DNA del piccolo confermano che il padre biologico del piccolo  è proprio il ragazzino che riceveva lezioni private e che oggi ha 15 anni.  Indipendentemente dal fatto che il legittimo marito della donna abbia riconosciuto il bambino, la storia di per sé è squallida. Ogni genitore che manda il proprio figlio a ripetizione immagina solo una scena così:
Cosa spinga una donna matura  a invaghirsi di un giovanissimo, non ci è dato di saperlo, né di supporlo. Né tanto meno di giudicare. Eppure, non so voi, ma ho letto di tutto e oltre. In barba alla privacy! Perché non ho ben chiaro se sia giusto che tutti siamo messi al corrente minuziosamente sull'accaduto e i suoi risvolti. In un suo editoriale, Vittorio Feltri, scrive: * Non punirei lei che non ha recato dispiacere al giovine, al quale ha concesso una gioia rara a uno della sua età […]A mio modesto parere la legge non è autorizzata ad esplorare quanto accade sui materassi e sotto le lenzuola, sono affari privati, talmente privati da non meritare l' intromissione delle toghe.*  Siete d'accordo? Senza falsi moralismi,  è violenza sessuale consumare un rapporto consenziente anche con un minore?