C'est la Vie

Sul filo della vita


 L'eccesso è una parte di me. La monotonia è un male. Ho davvero bisogno di pericolo ed eccitazione.     Freddie Mercury Perché  la cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quanto lunga, basta che sia favolosa. E doveva essere favolosa l’esperienza di lanciarsi nel vuoto dal Becco dell'Aquila . Per lui, jumper norvegese,  è stata invece fatale. Sfidare la sorte e oltrepassare il limite praticando uno sport estremamente pericoloso è il grande sogno per chi ama il brivido  dell'adrenalina. Ogni lancio, ogni salto, ogni atterraggio sai che può essere l'ultimo.O può essere invece una vittoria sul destino. Gli sport pericolosi piacciono: ci si addestra con fatica e impegno.            Ci si mette alla prova.                                                Ci si supera.                                                                        Si raggiunge un traguardo personale. Qualcuno si riprende pure. Ad imperitura memoria. Mentre leggevo di alcuni incidenti avvenuti non solo nel Trentino durante i giorni di festa, come un flash mi è apparsa in mente nitida l'immagine di una coppia di giovani ragazzi su un aguzzo e altissimo sperone scivoloso di roccia che si selfavano.   Infervorati dal rumore dell'acqua che scendeva impetuosa sotto di loro, incuranti dei moniti di noi montanari che amiamo la montagna ma non la non sfidiamo . Sprezzanti  del pericolo.O forse eccitati dal pericolo.  
E’ pratica diffusa quella di sperimentare e sperimentarsi  tra le vertigini del vuoto, il brivido della velocità folle, il mantenersi in equilibrio in cima a grattacieli o il testare i propri riflessi fermi sulle rotaie aspettando il treno in corsa. Il tutto corredato da tanto di  foto  da condividere. A che pro? Per stupire gli amici? Per ottenere followers? Per dimostrare coraggio?O per disprezzo della vita? … e dire che ne abbiamo una sola…                                             e che non è da eroe sprecarla così.