C'est la Vie

Meritocrazia? No roulette russa!


Domani 68.000 aspiranti medici tenteranno il test per accedere alla facoltà di Medicina e Odontoiatria. Solo un candidato su 6 riuscirà a entrare. I tre quarti dei partecipanti si iscrive per passione: la professione del medico ancor prima di lavoro e guadagno è missione. E’ impegno e sacrificio perchè 7 anni - e che bastino!- , a cui si aggiunge l’eventuale specializzazione, sono lunghi da far passare e l’incertezza del trovare impiego incombe anche sui futuri dottori nonostante la carenza che si registra negli ospedali e l'aumento di posti che si rileva.E' anche un costo : solo accedere al test  pare si aggiri sui 500 euro a candidato.
Ogni anno, da circa 20 anni, incombe l’incognita del  quiz  che prevede 60 domande in 100 minuti articolate fra cultura generale, logica, matematica, fisica, chimica. Con tanto di punteggio a domanda. E se non totalizzi quel minimo punteggio non entri. Eppure, sicuramente fra quelle migliaia di esclusi potrebbe esserci un ottimo medico scartato solo perché o preso dall'ansia o per un'amnesia o perché  quel rompicapo non l'ha risolto,  ma potrebbe risolvere brillantemente una diagnosi. Secondo voi è corretta l'istituzione del numero  così_chiuso a medicina o invece la facoltà con  i suoi banchi di prova screma da sé consegnandoci camici bianchi immacolati, professionali e umani?