C'est la Vie

Senza regali, Natale non sarebbe Natale


Specie per i bambini. Andando indietro con la memoria mi rivedo bimba. Nei giorni precedenti al Natale aiutavo mamma, negli altri mesi no. La sera della vigilia mi si bloccava lo stomaco  e di notte dormivo meno serena perché temevo di trovare carbone sotto l'albero. Non avvenne mai. Divenni mamma e mi ritrovai dall’altra parte della barricata. Mi entusiasmavo lo stesso. Sì, perché  percependo e conoscendo quanta magia ci sia per i bimbi nei preparativi e nell'attesa di quando Babbo Natale scende dal camino, beve latte e mangia arance  e arachidi lasciando bucce sparse e quel molle disordine in cucina per attestare che lì, in quel luogo noto e familiare, s'è fermato a riposarsi, mi  rallegrava vederle emozionate. Nei giorni precedenti  vivevano , e io con loro,  l'euforia di scrivere rigorosamente a mano la letterina con tanto di francobollo e indirizzata a
 Nel baule dei ricordi da conservare, ritrovo le letterine, tutte. Ognuna diversa perché diverse sono le mie tre figlie. Le rileggo volentieri e sorrido di fronte a qualche spezzone: per par condicio ne scelgo uno per ciascuna.
  Poi una mattina di Natale,  trovarono sì i doni ma anche una lettera appesa al camino. Babbo Natale scriveva loro che ormai erano diventate grandi e lui i regali li porta solo ai bambini. Finì così l’eccitazione e il batticuore  della sorpresa.
 
... continuate voi  scrivendo a Babbo Natale che dono avreste gradito trovare sotto l'albero, allora?