C'est la Vie

Il fumo saliva lento


 Non solo ad Auschwitz, Dachau, Mauthausen. Anche a Trieste: nella Risiera di San Sabba. Si racconta che da là, la notte, proveniva, oltre che l'abbaiare di cani,  una musica altissima e un odore di carne cotta. I triestini inizialmente pensavano:                  Ma guarda te, come sono allegri 'sti tedeschi che tutte le notti fanno festa. Non supponevano che dentro le mura di mattoni rossi,  il forno crematorio bruciava ebrei, che nelle 17 cellette si consumavano violenze, atrocità, sevizie  e che quei rumori festosi sapevano invece di morte. Morirono là dalle tremila alle cinquemila anime. Un numero imprecisato di prigionieri  venne caricato su camion diretti ai lager. Ogni volta che visitai un campo di concentramento uscii pensando di  quanti orrori la Storia si è macchiata e ogni volta mi chiedevo se la vita di un ebreo valesse più di quella di un curdo o se Hitler fosse davvero più efferrato di Stalin. Comunque, quello che mi colpì visitando la Risiera di San Sabba  non fu l'edificio, non furono le celle anguste, non fu neppure la poesia di Ketty Daneo scritta in memoria del fratello
e non fu nemmeno questa frase ritrovata forse per caso
Quello che mi colpì visitandole fu percepire con quanta leggerezza d'animo i soldati fomentandosi l'un l'altro eseguivano un ordine. Che poi ordine mica sempre era. Spesso nelle violenze che si compievano c’era né odio, né disprezzo ma una sorta di perverso divertimento. Assolto a priori in nome di un ideale che qualcuno manipola facendo le sorti di un burattinaio che muove i fili di marionette senza scheletro. Perché il manovrare alterando attecchisce facilmente su masse che vanno a seconda del vento. E così ci si ritrova a far battaglie contro un nemico che a noi mica c'ha fatto male, anzi potrebbe essere pure nostro amico. Ma hanno detto di odiarlo. Senza coscienza, senza scrupoli, perché così fan molti o forse tutti o forse la maggioranza. Come può un'ideologia o un uomo, qualsiasi leader sia, coinvolgere un intero Paese, un'intera comunità, un intero pensiero convincendo che è il vero, è il giusto, è l'insindacabile? .....  perché ciò che è accaduto può ritornare: le coscienze possono essere nuovamente sedotte e oscurate: anche le nostre.Primo Levi