C'est la Vie

Mi piacciono le favole


una gabbianella che volava felice nel cielo azzurro . Presa dalla fame si tuffò in mare percercare cibo, ma il mare era una distesa di petrolio e le sue ali si impregnarono di olio nero così restarono immobili e lei non potè più volare. Con le sue ultime forze rimaste raggiunse la città e atterrò sul balcone di un palazzo dove abitava un gatto, Zorba,  che cercò di pulirla e sfamarla e dissetarla. La gabbianella però stava molto male. Prima di esalare l’ultimo respiro depose un uovo e disse:
  La gabbianella morì serena.  Passarono giorni in cui Zorba era combattuto se mangiare l'uovo o covarlo, ma la promessa fatta doveva essere mantenuta. Un bel giorno l'uovo si schiuse e nacque una pulcinotta che si chiamerà Fortunata.  Zorba le fece da papà e da mamma. La svezzò e la protesse dai pericoli. La gabbianella non sapeva volare e aveva paura. Zorba le provò tutte finchè un giorno la condusse sul campanile più alto.  la incitò, la spronò, le fece coraggio e le disse: Vola solo chi osa farlo. La gabbianella, fidandosi, spiegò le ali, si alzò in volo e da lontano salutò l'amico che l'aveva aiutata e amata. Fu con questa favola che leggevo a mie figlie che imparai a conoscere un grande scrittore e un grande uomo o un grande uomo e un grande scrittore:  Luis Sepulveda. Da "La gabbianella e il gatto", così si intitola il libro, venne prodotto un cartone animato di successo, ma come spesso avviene la lettura più che la visione dà emozioni uniche. Quasi si creasse un filo univoco e ben teso che dal narratore arriva al cuore del lettore. Non so a voi, ma a me, ancor più che le fiabe del vissero tutti felici e contenti,  piacciono le favole. Ce n'è una che vi divertiva raccontare ai vostri figli o ascoltare quando eravate bimbi e che amate ancora?