C'est la Vie

A volerci trovare tutto il bello che c'è


Mentre lui, il coronavirus, non guarda in faccia nessuno ricordandoci che non c'è ricco o  povero ma che siamo tutti uguali, noi  ormai consapevoli  che non ci mollerà a breve ci attrezziamo a resistergli. Più o meno muso duro. Più o meno altruisti o egoisti.                                                   Come collettività abbiamo imparato poco. Forse abbiamo consolidato quello che già sapevamo. Abbiamo però capito che c'è bisogno di Stato: dall’assistenza sanitaria agli aiuti alle famiglie e alle imprese. Abbiamo chiaro quanto immenso sia il valore della Sanità Pubblica e di quanto sia irrinunciabile la ricerca medica e scientifica. Abbiamo ascoltato il silenzio intorno e dentro di noi. Tastato la paura ma anche la pazienza di stare in fila contingentati e senza protestare.Abbiamo fatto della nostra casa di volta in volta ufficio, scuola-università, palestra, ristorante, pasticceria, biblioteca. Abbiamo scoperto quanto importante sia la nostra vita familiare. E di essere bellissime anche con la tinta fai da te e i capelli fuori taglio. Abbiamo coltivato hobby che pensavamo di non avere e siamo diventati giardinieri o ortolani da davanzale. Abbiamo rivalutato  la parola libertà in tutte le sue sfaccettature.
                                                                                                     #nonandràtuttobene, però , visto che con questa nuova normalità ci si deve convivere il più serenamente possibile , a volerci trovare tutto il bello che c’è, che avete imparato in e da questi lunghissimi mesi?