C'est la Vie

Come fai sbagli


 I cittadini tedeschi non sono affatto soddisfatti delle mosse compiute dalla Germania durante l’emergenza . Dopo l'ultimo focolaio a Gottinga lo sono ancor meno. Anche fra i francesi serpeggia e dilaga il malcontento. La Svezia fa il mea culpa: troppi morti e troppo poca chiusura. Poi rettifica. Londra, con i suoi quasi 40 mila morti, è in difficoltà e muove accuse pesanti. Dagli States arrivano immagini e notizie angoscianti. Il Brasile è alla carità. Nessuno, pare,  è stato all'altezza, indipendentemente dalle strategie adottate,  di far fronte a un virus che ha messo in ginocchio più o meno l’intera economia oltre che la sanità. Insomma, il vecchio adagio come fai sbagli si addice quanto mai. E da noi? Se non fosse per gli strascichi economici e sanitari e sociali, ci sarebbe un che di tragicomico. Ne uscirebbe un’immagine pressappoco così:
Il lockdown tanto patito sembra un ricordo di ere geologiche fa. Eppure era l' altro ieri che ci bombardavano con dati da spavento e con misure restrittive da rispettare pena sanzioni e denunce.  Ora no! E' ora di basta. Siamo liberi. Anche di assembrarci. E di non tenere il distanziamento sociale. Liberi di andare. Non ovunque perché qualche paletto alcuni Stati  l’hanno pure messo  fregandosene beatamente dei moniti di chi dal suo scranno pontifica: *se non ci volete, peggio per voi!* Mentre ci dicono di non abbassare la guardia perché ottobre non è lontano e gli ospedali covid sono pronti con artiglieria pesante, ci ubriacano di informazioni positive. Tutti sono d'accordo. E nessuno è d'accordo con nessuno. Neppure fra la scienza. Neppure gli epidemiologi che fra teorie, assiomi e false verità sono un tantino in confusione.
E noi non ci si raccapezza più. Che ci prendano allegramente in giro? (eufemismo, eh! ) o che siano tutti, nessuno escluso, un'orda selvaggia di irresponsabili? o ….? A voi la parola…