C'est la Vie

Nel limbo, aspettando settembre


 Simone e la sua famiglia hanno bussato alla Caritas e lo hanno fatto con umiltà e un vergogna: senza lavoro lui, senza lavoro lei e un bombi piccolo da mantenere. Marta, dopo notti insonni e tante lacrime,  ha venduto prima l'anello di fidanzamento che teneva rigorosamente dietro alla fede per proteggerlo  dagli urti, poi la catenina con la Madonnina. Martina indossa malvolentieri vestiti di seconda mano che la Croce Rossa le regala. Giorgio e Alice sono andati a vivere con i suoceri perché l'affitto del loro appartamentino non ce la fanno più a pagarlo. Non sono felici e litigano spesso. Sono quattro storie che raccontano dei nuovi poveri, quelli generati dalla crisi che morde, attanaglia e umilia tanta gente nel periodo cosiddetto post coronavirus e che oggi viviamo come fossimo nel limbo aspettando l'autunno.
Intanto i rincari nei beni di primo consumo li troviamo scritti sullo scontrino della spesa e pesano nelle tasche, le attività di abbigliamento soffrono, quelle delle auto patiscono, le strutture alberghiere ansimano come pure i ristoranti e i centri estetici non fanno gli affari desiderati. Ansa riporta che a spaventare di più le famiglie italiane oggi , molto più e molto prima dell'emergenza sanitaria e indipendentemente dalle tante rassicurazioni e promesse, è la crisi economica.  Ne siete convinti anche voi?