C'est la Vie

Dillo con una faccina


Correva l'anno 1997 quando dal Giappone arrivavano le prime faccine ma erano tempi,  quelli, in cui la digitalizzazione così come la concepiamo oggi era lontana anni luce. Sta il fatto che negli anni i simboli pittorici e le faccine gialle piacciono a tal punto che anche chi le disdegnava un' era geologica fa, tecnologicamente parlando, oggi non può farne a meno. Roba da ragazzi, si diceva. Invece le usa il pensionato, la casalinga e il manager perché sono entrate anche nel mondo delle videochiamate e delle conferenze di lavoro. E loro, le emoji,  si sono fatte così famose da essere celebrate ogni 17 luglio.
Rispecchierebbero la nostra società sempre più digitale e  più veloce. Il loro utilizzo istantaneo e immediato  creerebbe condivisione anche dove le differenze linguistiche non consentirebbero l'interagire. Oggi, un'emoji può essere comparata al linguaggio esprimendo più delle parole? O invece le limita rischiando fraintendimenti e incomprensioni ? E siccome sono  
  e pure curiosa 
,   nel vostro chattare e "whatsAppare" ne fate largo, moderato o minimo uso?