Mi dico con il cuore che sobbalza di attesa snervante che toglie il piacere anche dello zapping sfrenato perché qualunque canale è monopolizzato:
*Pazienta, Elena, ancora 72 ore di attesa, poco più poco meno, e finalmente si avrà un esito. Ti sorbirai per qualche giorno ancora l'ipocrisia del tutti abbiamo vinto e del nessuno ha perso.* Poi tutto tacerà. Archiviato fra le tante italianate che tanto costano e poco pagano. Mai sì è stato così dibattuto e mai no è stato così controverso. Mesi e mesi di parole, mesi e mesi di dissertazioni, mesi e mesi sospesi fra un sì e fra un no. Mentre tutto intorno agonizza. Sì, sì, lo so che votare è un diritto ancor prima di un dovere. No, no, ormai non ne sono più sicura. Ma che cambierà dopo questo troppo discusso e inutile referendum?