C'est la Vie

Un popolo affamato non ascolta ragioni nè giustizia


La prima regola per creare armonia sulla Terra è che ci sia cibo per tutti: più c’è cibo per tutti, meno c’è guerra, è una regola basilare. Possiamo vivere senza fare tante cose, persino senza vestirci, ma non possiamo vivere senza cibo. “ Oscar Farinetti (fondatore di Eataly) Commenta così il Nobel per la Pace assegnato al World Food Programme, l'agenzia delle Nazioni Unite che lotta contro la fame nel mondo. Siete d'accordo, immagino, che il cibo stia alla base del buon vivere.
 Eppure succede che noi, che siamo poco meno di 8 miliardi di persone, ne produciamo un surplus tale da sfamare 12 miliardi di persone. Però non lo sappiamo distribuire per cui, stando alle ultime stime, circa 2 miliardi tra uomini, donne e bambini ne hanno una quantità pari a 0. Lo scorso anno hanno patito la fame 690 milioni di anime. Sparse soprattutto fra l'Africa,  l'Asia, e il Sud America. Le previsioni per quest'anno, complice la pandemia,  sono severe : 130 milioni sarebbero le genti che rischiano la fame cronica e quasi 700 milioni non avrebbero cibo a sufficienza. Se ne parla oggi perché l'altro ieri era la 75esima  giornata mondiale per l'alimentazione ma  già domani sarà tutto bello e dimenticato perché la filiera del cibo alimenta la fame nel mondo cosicchè noi sugli scaffali possiamo trovare ogni bendiddio. Facendo mia una frase di Fabio Ciconte : "Se troviamo cocomeri a 0,01 cent e fragole d’inverno, ci interroghiamo su cosa c'è dietro"?  O siamo incuranti e acquistiamo?