C'est la Vie

In continua evoluzione


fra varabili e varianti viviano di incognite che cambiano scenari di giorno in giorno.
L'unico dato certo e fermo è che i vaccini non sono abbastanza . E che le varianti presenti nel Paese spaventano e sono tante. A virologi che diventano politici e a politici che diventano virologi, a chiusure dell'ultim'ora o a aperture incontrollate ormai ci siamo abituati tant'è che qualcuno ipotizza un lockdown preventivo e qualcun altro a mo' di intervento chirurgico. Eliminata la primula, icona di speranza effimera, che avrebbe voluto simboleggiare la rinascita dell’Italia post pandemia ma che è miseramente fallita,  oggi, 18 febbraio, il piano vaccini prevede più hub come caserme, palestre, palazzetti  e 300.000 volontari fra protezione civile, esercito e  croce rossa. Ragguardevole quanto ambiziosa la proposta se non fosse che è vincolata alla fornitura di vaccini per tutti o quantomeno per raggiungere un’immunità di gregge: senza dosi, la campagna non può partire. E le dosi scarseggiano fortemente, dunque  le somministrazioni vanno a rilento. Al caos si aggiunge anche il tira&molla di AstraZeneca:  copertura bassa e fino a ieri solo sotto ai 55 anni mentre  da oggi  
anche agli over 65 A ingarbugliare ancora di più il già tanto casino esistente alcune regioni sarebbero in trattativa con mercati paralleli per accaparrarsi dosi visto che, fanno sapere , finora l'acquisto centralizzato non ha dato risultati e non c’è tempo da perdere. Un mercato pericolosissimo al limite del contrabbando, per alcuni, per altri provvidenziale: il fine giustifica i mezzi  e chissenefrega se costano di più  o se sono russi o cinesi. Che ne pensate? E ancora, vi vaccinerete, quando sarà …
   ,  con entusiasmo e serenità  e convinti che sia la nostra salvezza?