C'est la Vie

Quel grosso paradosso del rosso


Mi sono informata, c'è un volo che parte alle 7 e 40 Non ho molto tempo e rischio il già tutto esaurito Mi bastano dieci minuti per chiudere casa, la nostra La zona rossa , ricorda, che è solo qui, qui nei comuni   E nel far le valigie ricordo di non scordare l’autocertificazione che adesso io posso  anche stracciare.
E ora basta, non stare più qui Ti rendi conto anche tu che a Pasqua si può fare di più all’estero,  all’estero , all’estero   Presto, presto Presto, prestoPresto, presto, vado! Cinque giorni di quarantena e doppio tampone, basta anche antigenico,  valgono ben le Canarie, Maiorca o le Azzorre. Là troverò gli amici di Roma e di Milano. Anche quelli di Bolzano e  pure la famiglia simpatica di Siena che non vedo da un anno. Saremo in 35 , ma  
   non faremo assembramenti,  anzi staremo distanziati. A due metri. Perché nessuno di noi è vaccinato. E se gli albergatori italiani patiscono, falliscono e rosicano, affaracci loro! L'estero chiama, l'Italia risponde. Che poi ci siano famiglie che non possono ricongiungersi con i figli e figli con i genitori in territorio nazionale, beh! non è poi così grave. Gli affetti veri vengono ben dopo la personale libertà. Quella stessa libertà che abbiamo pagato cara ad agosto. Ma tanto già si sa che  qui vive e prospera la regola di:                                          quel grosso paradosso del rosso.                                                         Buoni giorni!