C'est la Vie

Oltre l'orologio biologico


Carlotta è una giovane donna di 32 anni completamente assorbita dalla sua voglia di carriera e di realizzazione personale. Per scelta non ha una relazione stabile. E non vuole saperne. Sa però di dover fare i conti anche con l'orologio biologico.
Per questo ha scelto di congelare i suoi ovuli perché non esclude in un prossimo futuro di sentire il bisogno di creare una famiglia e di diventare anche mamma mettendo al mondo uno o più bimbi con il suo stesso bagaglio genetico analizzato, studiato e scientificamente sicuro, privo cioè di qualsiasi anomalia. Racconta di aver intrapreso un iter medico fatto di visite, di assunzione di ormoni per sollecitare la produzione di ovociti, di ecografie, fino alla punzione follicolare in anestesia. Gli ovuli estratti, tra i 15 e i 20 ogni ciclo, vengono poi conservati a -196° in contenitori di azoto liquido. Così, quando e se si sentirà pronta procederà al re-impianto. Chiaramente il costo in termini di tempo e di denaro è considerevole, ma, dice:   "non ha prezzo la certezza un domani di avere un figlio per metà veramente mio." Come donne approvate la scelta di Carlotta? E perché? Signori uomini, se foste il compagno di Carlotta appoggereste la sua scelta? E perché?