C'est la Vie

Web: savana & tribunale (im)popolare


L'uso esagerato  e scorretto della rete, benché coinvolga una minoranza di utenti, porta con sè un'eco mediatica di infimo spessore. Roma, 24 settembre: a un giornalista di Rainews24 nel corso di un collegamento succede questo: Dallo studio la collega sospende con disinvoltura il collegamento ma il tribunale_web sempre pronto a sentenziare non perdona la fragilità mostrata in diretta da quell'uomo che non riesce a mettere in sequenza né logica né dialettica parole e concetti.  
Così i leoni del web da dietro uno schermo più o meno in anonimato si inferociscono dando il via a insulti, accuse, sentenze e disprezzo arrivando addirittura a tirare in ballo la sfera professionale e personale di Paolo Mancinelli, così si chiama il giornalista a cui va tutta la mia solidarietà. Non è la prima volta che succede e non sarà certo l'ultima perché i leoni da tastiera nella loro vita non sbagliano mai, non hanno mai un istante di umana debolezza e sono sempre ruggenti e infallibili. Chissà cosa scatta nelle loro menti per dare inchiostro a tanto odio, tanta rabbia, tanto disprezzo...