C'est la Vie

E poi ci dicono che è tutto sotto controllo


Cristina, due anni di disoccupazione per cessata attività, viene assunta il 1°gennaio da un'azienda. La sorte vuole che i figli di 8 e 11 anni si positivizzino e siano sintomatici. Che faccio ora? –si chiede- Se sto a casa rischio di perdere anche questo lavoro però come lasciare i figli malati da soli ? Quindi avvisa e in barba alle 3 dosi sta a casa.                                                        <<<   >>> Roberta e Emanuela stanno sedute, leggermente distanziate, dietro una scrivania. Emanuela ha il marito positivo e, come si dice oggi, paucisintomatico.  Forte delle tre dosi e del diritto che ha acquisito stabilisce di non essere positiva e  siccome non c'è obbligo di tampone ma basta l'auto sorveglianza, va in ufficio. Roberta non è assolutamente d’accordo: perché devo rischiare anche io? , dice infastidita. E dopo tanti anni di collaborazione litigano. Roberta sbatte la porta, poi  rientra in ufficio e lavora male.                                      <<<    >>> Emilio è titolare di un'attività e ogni mattina da qualche mese a 'sta parte si alza con due pensieri: arriveranno le materie prime? E quanti dipendenti malati ci saranno stamattina? La scorsa settimana il 25% della forza lavoro costituita da 60 dipendenti  era assente e gli ordini delle materie prime inevasi. Però la catena di produzione non può essere fermata.  E neppure i contagi che rendono impossibile l'organizzazione e la pianificazione.  Nello sfogarsi mi racconta che a breve potrebbe vedersi costretto a cercare un partner, possibilmente straniero. Fa bene Cristina a stare a casa? O Emanuela ad andare nonostante il contatto stretto? O Roberta a temere di essere contagiata? Ed Emilio a non farcela più fra rincari, mancanza di materie prime e aumento di assenze giustificate?         … e  poi ci dicono che va tutto  bene e  ci assicurano che tutto è sotto controllo…